Le ristruttura casa, la deruba e poi le chiede un pagamento per darle indietro i suoi beni. È l’ultimo caso di cavallo di ritorno scoperto dai carabinieri dei Ognina, dopo la denuncia a marzo di una donna di 67 anni, originaria di Roma ma residente a Catania. Al termine delle indagini, un 26enne catanese è stato posto per il momento agli arresti domiciliari con l’accusa di estorsione e furto aggravato. I militari, intanto, stanno cercando la refurtiva che potrebbe essere stata piazzata in qualche negozio di antiquariato.
Tutto comincia mesi fa, quando la 67enne contatta una squadra di operai edili per alcuni lavori di ristrutturazione da effettuare a casa sua. Agli sgoccioli della commessa, il 26enne etneo avrebbe cominciato a rubare alcuni oggetti di valore di proprietà della signora. Alcuni anche voluminosi. Tra la merce trafugata: sculture, sedie antiche, argenteria e una parure di brillanti.
La donna, alcuni giorni dopo, accorgendosi di quanto le mancava in casa e avendo già sospettato del manovale, chiama il ragazzo. Il quale rilancia e chiede 1500 euro per la restituzione della refurtiva. Almeno 200 per una sola scultura, tra le preferite della 67enne. La donna decide così di truffare il ladro. Accettando la richiesta, si fa restituire la statua ma lo ripaga con soli 20 euro, cacciandolo di casa. Dopo di che, si rivolge ai carabinieri.
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