Oggi, domenica 23 giugno, a Randazzo, nella contrada Murazzu Ruttu, lu Frunti Nazziunali Sicilianu Sicilia Indipinnenti ha commemorato i Caduti dellEvis (Esercito volontari per lindipendenza siciliana) e, in particolare, Antonio Canepa, leader indiscusso degli indipendentisti siciliani.
La manifestazione commemorativa, nel solco di una tradizione mai interrotta, ha avuto luogo presso lu CIPPU eretto proprio sul luogo dellEccidio, nel quale, il 17 giugno 1945, persero la vita:
il già citato ANTONIO CANEPA (nella foto a destra), docente dellUniversità di Catania, che, – con lo pseudonimo di MARIO TURRI, – era il Comandante dellEvis;
CARMELO ROSANO, studente universitario, laureando in Economia e Commercio, Vice Comandante dellEvis;
GIUSEPPE LO GIUDICE, giovanissimo Volontario e studente ginnasiale.
Sono stati anche ricordati due altri giovani militanti dellEvis, Francesco ILARDI e Raffaele DI LIBERTO, ed anche SPAMPINATO e MACAIONE, morti in circostanze e luoghi diversi – si legge in un comunicato del Fronte nazionale siciliano – ma nella comunanza di ideali e di fede, nel corso della lotta popolare e democratica per lIndipendenza ed il riscatto della Patria Siciliana.
La manifestazione di oggi è stata loccasione per ricordare i numerosi protagonisti della lotta per lIndipendenza della Sicilia, conosciuti e non, che sopravvissero alle vicende guerrigliere di quel periodo e che continuarono ad operare ed a lottare, con metodi pacifici, per la Causa Siciliana, anche a costo di enormi sacrifici personali ed economici.
Citiamo, a solo titolo di esempio – si legge sempre nel comunicato – Andrea FINOCCHIARO APRILE (nella foto, sotto a destra), Concetto GALLO, Attilio CASTROGIOVANNI, Francesco RESTUCCIA, Concetto BATTIATO, Nino VARVARO, Michele CRISAFULLI. Non citiamo ma pensiamo ai tanti altri che è impossibile ricordare in questa sede. Ed ai quali rivolgiamo un sincero sentimento di gratitudine.La commemorazione – prosegua la nota del Fronte nazionale siciliano – di questanno guarda anche al presente ed, in particolare, ai tentativi ed alle CONGIURE in corso per MASSACRARE e per CANCELLARE la MEMORIA STORICA e la IDENTITA della SICILIA, anche dai punti di vista istituzionale, giuridico e geografico. Si cerca, cioè, di ASSASSINARE la Sicilia ed il suo RUOLO di soggetto forte in Europa, nel Mediterraneo e nel Mondo.
Un RUOLO rispettabile e riconosciuto di fatto, nonostante la Sicilia sia oggi, sostanzialmente, una SEMI-COLONIA (interna allo Stato italiano) – dicono sempre gli indipendentisti – asservita agli interessi egemoni del Continente. Un RUOLO di protagonista che, però, la Sicilia potrebbe perdere di colpo se dovessero andare in porto gli IGNOBILI tentativi di smembrare il territorio siciliano in due o tre REGIONICCHIE. Pericolo, questo, reale ed incombente.
A Randazzo – conclude la nota – abbiamo rinnovato, nel nome dei nostri Martiri, lIMPEGNO di lottare, democraticamente e con metodi pacifici, ma senza compromessi ed in modo determinato, per la libertà, per lIndipendenza, per la rinascita e la riscossa del Popolo Siciliano, della Nazione Siciliana. E per la difesa dei diritti fondamentali del Popolo Siciliano, compreso il diritto al futuro.
Randazzo 17 giugno 1945: una strage premeditata
Sulla tomba del professor Canepa per non dimenticare i nostri eroi
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