E’ LA STORIA DELL’UROLOGO CHE, SECONDO I SUOI FAMILIARI, SAREBBE STATO UCCISO DOPO AVER VISITATO IL BOSS BERNARDO PROVENZANO
Il leader di Azione Civile, Antonio Ingroia, oggi, 3 Febbraio, sarà presente presso il Tribunale di Viterbo in veste di avvocato di parte civile della famiglia Manca, per ludienza preliminare sul caso di Attilio Manca. Lurologo barcellonese fu trovato morto nella sua abitazione di Viterbo, il 12 febbraio 2004.
Lunica imputata rimasta, la cinquantenne romana Monica Mileti, secondo la Procura di Viterbo, avrebbe ceduto ad Attilio una dose di eroina che, per gli investigatori, è risultata fatale. Limputata è rappresentata dallavvocato Cesare Placanica.
I familiari di Attilio Manca sostengono la tesi dellomicidio di mafia, affermando che il loro congiunto sarebbe stato ucciso per avere visitato il boss Bernardo Provenzano.
La decisione spetterà al Gup Franca Marinelli.
Sono sereno – ha dichiarato il fratello Gianluca Manca – perché sono fiducioso della verità che si è cristallizzata in questi dieci anni e sono convinto che con il tempo la giustizia unitamente alla verità emergeranno trionfanti.
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