Oggi alla Camera, in Commissione Finanze, Question Time su articoli 36 e 37 dello Statuto siciliano

MENTRE IL GOVERNO CROCETTA – IN COMPAGNIA DI UNA PARTE DEL PD, DAL CAPOGRUPPO ALL’ARS, BALDO GUCCIARDI, AL CAPO DEI RENZIANI SICILIANI, DAVIDE FARAONE – SI CONSEGNA MANI E PIEDI A ROMA, IL MOVIMENTO 5 STELLE  DIFENDE L’AUTONOMIA DELLA NOSTRA ISOLA

In una Sicilia governata dagli ‘ascari’ che si consegnano mani e piedi a Roma e, quel che è peggio, svendono al Governo nazionale il futuro di oltre 5 milioni di siciliani, fa piacere sapere che una forza politica – il Movimento 5 Stelle – punta a difendere la nostra Isola a partire dalla richiesta di applicazione dello Statuto siciliano.

Questa forza politica è il Movimento 5 Stelle che con il deputato della Camera, Alessio Villarosa, oggi, in Commissione Finanze, a Montecitorio, ha discusso un importantissimo Question Time che riguarda la piena attuazione dello Statuto Siciliano ed, in particolare, quanto previsto agli articoli 36 e 37 sul fabbisogno finanziario della nostra Regione, ponendo l’accento sulla costante e crescente erosione del gettito Irpef che annualmente viene incassato dalla Regione Sicilia.

“Le cifre che lo Stato dovrebbe versare alla Regione sono da capogiro – leggiamo nel comunicato del Movimento 5 Stelle – ci sono anni in cui l’erosione a danno dei siciliani si attesterebbero a numerosi miliardi di euro. Con queste risorse la Regione siciliana avrebbe potuto evitare di far contrarre un mutuo ‘lacrime e sangue’ da 1 miliardo di euro”.

In realtà i mutui contratti quest’anno dalla Regione sono due e un terzo è in queste ore al vaglio del’Ufficio del Commissario dello Stato per la Sicilia. Il primo mutuo – al quale fa riferimento il comunicato dei grillini – è quella da quasi un miliardo di euro. Poi c’è un secondo mutuo da oltre 300 milioni di euro acceso per ‘pareggiare’ il Bilancio regionale 2013.

Infine il terzo mutuo, previsto dalla legge di assestamento di Bilancio 2014, approvata la scorsa settimana dall’Ars. Sarebbero 55 milioni di euro che dovrebbero coprire o una parte della spesa corrente: cosa, questa, che non si può fare: non a caso questa parte della legge è a rischio di impugnativa da parte del Commissario dello Stato.

Tornando al Question Time di oggi, va detto che segue, a circa un anno di distanza, un altro Question Time, sempre in Commissione Finanze, ed una Interrogazione con richiesta di risposta scritta, sempre sullo stesso argomento.

“Tali atti di Sindacato Ispettivo – si legge nel comunicato del Movimento 5 Stelle – sono tutti piccoli-grandi passi volti al raggiungimento della doverosa piena attuazione dello Statuto Siciliano che dispone all’art. 36:

“Al fabbisogno finanziario della Regione si provvede con i redditi patrimoniali della Regione e a mezzo di tributi, deliberati dalla medesima”.

Quindi l’art. 37, sempre dello Statuto siciliano:

“Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell’accertamento dei redditi viene determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi. L’imposta, relativa a detta quota, compete alla Regione ed è riscossa dagli organi di riscossione della medesima”.

Ricordiamo che anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, si sta battendo per fare applicare l’articolo 36 dello Statuto che risolverebbe alcuni dei problemi finanziari della Regione.

Nota a margine

Chi, invece, non si sta battendo per l’applicazione dello Statuto è il presidente della Regione, Rosario Crocetta, che ha fatto l’esatto contrario: ha rinunciato a contenziosi per un importo pari a circa 5,4 miliardi di euro (6 miliardi secondo il professore Massimo Costa).

Non abbiamo ancora capito quale sia la posizione del PD siciliano rispetto a questo tema. A Sala d’Ercole, in occasione dei dibattito sulla legge di assestamento di Bilancio, il capogruppo di questo Partito, Baldo Gucciardi, si è schierato con il Governo Crocetta.

Ma Gucciardi non esprime la posizione del PD: esprime, al massimo, la posizione dei suoi alleati di cordata: il senatore Giuseppe Lumia, il ‘capo’ dei renziani siciliani, Davide Faraone, e lo stesso Crocetta.

Sarebbe opportuno che su tale tema si pronunciasse anche il segretario regionale del PD, Fausto Raciti, che non può pensare di fare politica parlando sempre e solo di rimpasti della Giunta regionale.

Sarebbe interessante capire cosa pensa di questi temi anche il leader di Articolo 4, l’onorevole Lino Leanza.

Redazione

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