Oggi a Palermo la protesta dei giovani camici bianchi

I giovani camici bianchi siciliani chiedono un cambio di rotta ed una netta discontinuità nelle politiche sanitarie e professionali adottate finora. E lo fanno con una manifestazione di protesta stamattina, davanti la sede della Presidenza della Regione Siciliana, a Palermo, a partire dalle 9.30.

“La componente giovane della professione medica e della sanità siciliana, studenti di medicina inclusi, aderisce al secondo #GiovaniMediciDay -si legge in una nota firmata dalle sedi siciliane dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), dal  distaccamento regionale del Comitato Pro Concorso Nazionale e dall’Associazione studentesca ‘Studenti Universitari’.

 “Non si può tollerare che gli effetti di sprechi, inefficienze ed assetti non più sostenibili si ripercuotano in negativo sulle giovani generazioni ed in particolare sul diritto alla formazione ed all’accesso al mondo del lavoro- dichiarano i promotori.  Che propongono soluzioni concrete: chiederanno al Governo Regionale di inserire la formazione professionale di area sanitaria quale punto qualificante della programmazione comunitaria 2014-2020, in atto in fase di definizione dall’Assessorato Regionale alla Formazione.
“Sono circa 650, in atto, gli specializzandi titolari di contratto di formazione regionale che operano presso i tre Policlinici Universitari della Regione e che vivono i disagi connessi alla non regolare corresponsione degli stipendi. Si ricorda – si legge nella nota- a tal proposito, come sussista un debito milionario contratto dalla Regione con le Università di Catania, Messina e Palermo a seguito del mancato adeguamento del capitolo di spesa della formazione medica post laurea in concomitanza alla evoluzione delle ex borse in contratti di formazione. Inoltre, a fronte dei circa 700 i laureati in medicina licenziati dalle Università di Catania, Messina e Palermo ogni anno, il numero di contratti aggiuntivi a finanziamento regionale si è ridotto nel tempo sino alle 80 unità assegnate nel corrente anno accademico, con una previsione di una totale assenza di contratti regionali per l’anno accademico successivo e per gli anni a venire.

“L’utilizzo del Fondo Sociale Europeo (FSE), pertanto, rappresenta l’ultima spiaggia per superare tanto le attuali criticità nella regolare corresponsione degli stipendi alle centinaia di specializzandi titolari di contratti di formazione a finanziamento regionale, quanto per garantire anche la messa a concorso di contratti aggiuntivi per gli aspiranti specializzandi ed in prospettiva per gli studenti in medicina siciliani”.

Redazione

Recent Posts

Piogge e allagamenti nel Siracusano: tra pali della luce abbattuti dal vento e scuole evacuate

Piogge torrenziali e allagamenti di strade ed edifici. Scuole comprese. È la situazione di queste…

13 minuti ago

Catania, l’ex discoteca Empire sottratta alla mafia diventa Casa della musica gestista dal Conservatorio

Da locale della movida gestito dalla criminalità organizzata a casa della musica dei e per…

29 minuti ago

Un finto matrimonio e un’assunzione per ottenere il permesso di soggiorno: la procura di Marsala indaga cinque persone

Avrebbero organizzato un matrimonio per far ottenere il permesso di soggiorno a una persone di origine straniera…

1 ora ago

Mafia, altri 24 arresti nell’Agrigentino: è la prosecuzione dell’operazione dello scorso dicembre

Altri arresti in quella che è la prosecuzione dell'operazione dello scorso dicembre, che aveva portato…

2 ore ago

Mafia, 15 arresti a Barcellona Pozzo di Gotto per reati che vanno dall’estorsione al peculato

Una vasta operazione antimafia della polizia di Stato è in corso contro esponenti delle cosche…

3 ore ago

Il premio scolastico di Uaar e Cobas Scuola Catania dedicato a Margherita Hack: «La colpa di Eva? Voler conoscere»

«La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie…

3 ore ago