Ancora nessuna notizia sul loro futuro occupazionale alle lavoratrici della Nutri Mare l’azienda che opera a Trappeto, in provincia di Palermo. La protesta delle dieci operaie licenziate dall’azienda di produzione di sgombro e tonno in scatola continua: oggi pomeriggio si sono riunite in assemblea.
L’impresa ha ripreso il 3 settembre la produzione, dopo un’interruzione a luglio e agosto, sotto le insegne di una nuova società. La Cgil chiede il risanamento del debito nei confronti delle lavoratrici, che vantano diverse mensilità arretrate, e l’assunzione delle dieci operaie nella nuova azienda, la NutrItalia, alle stesse condizioni contrattuali che avevano nella precedente società, ovvero contratto nazionale della piccola e media industria con rapporto a tempo indeterminato a intermittenza. Ieri al Comune si è riunito il tavolo di discussione chiesto dalla Flai Cgil Palermo al sindaco di Trappeto a tutela della forza di lavoro: l’azienda non si è però presentata all’incontro. La NutrItalia ha avviato in questi giorni la nuova produzione convocando altri lavoratori. Le operaie licenziate della Nutri Mare sono rimaste in stand by, in attesa di una risposta: alla base dell’accordo, mai siglato, per il ricollocamento dell’impresa, era stata inserita la necessità di dare precedenza alle lavoratrici esistenti. Poi è intervenuto il cambio societario e le lavoratrici sono state lasciate fuori.
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