Una seconda rettifica, a meno di una settimana dalla prima, stavolta su sollecitazione di Ance, l’associazione nazionale costruttori edili. La storia della gara d’appalto per la realizzazione dei nuovi uffici giudiziari in viale Africa a Catania si arricchisce di un altro capitolo. A rendere nota la decisione di prorogare ulteriormente i termini per partecipare al 31 gennaio – dopo che, come riportato in esclusiva da MeridioNews, in un primo tempo erano stati fissati al 30 dicembre e poi posticipati al 10 gennaio – è il Genio civile, l’ente che per conto della Regione fa da stazione appaltante.
La rettifica agli atti di gara, messi a disposizione dal Genio civile di Catania soltanto il 17 dicembre, nonostante il bando fosse stato pubblicato due settimane prima, prevede anche dei profondi correttivi al disciplinare di gara. «Questa stazione appaltante, visti i rilievi mossi da alcuni operatori economici in merito all’offerta tecnica e in particolare dall’Ance Sicilia ha apportato alcune modifiche», si legge nella nota pubblicata sul sito dell’Urega. All’origine della decisione c’è la sentenza con cui il 7 dicembre il Tar ha annullato il bando di gara per il parcheggio interrato a San Berillo. In quel caso i giudici, accogliendo il ricorso di Ance, hanno rilevato una serie di criticità che avrebbero pregiudicato una partecipazione più ampia alle imprese. Tra le criticità, che si sarebbero potute rintracciare anche nel bando per gli uffici giudiziari, ci sarebbe il «numero eccessivo di anni previsti per la manutenzione degli impianti».
Le modifiche al disciplinare riguardano anche gli aspetti del progetto che saranno oggetto delle migliorie proposte dalle imprese partecipanti e sulle quali la commissione giudicatrice dovrà esprimersi assegnando un punteggio. Ance ha contestato l’ideazione di un sistema tabellare, dove i partecipanti erano chiamati meramente a esprimersi sulla disponibilità o meno ad apportare migliore. Nel nuovo disciplinare in diversi passaggi «il punteggio viene trasformato da tabellare a discrezionale», ovvero si entrerà nel merito della miglioria proposta. Un’ulteriore modifica riguarda la polizza fidejussoria che le imprese dovranno stipulare al momento della presentazione dell’offerta. Quella finora prevista è stata giudicata eccessivamente onerosa.
Nel giorno in cui il Genio civile aveva diffuso i documenti di gara, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Marco Falcone e il dirigente generale del dipartimento regionale tecnico Salvo Lizzio, con una nota congiunta, avevano difeso le scelte fatte dal Genio civile, ribadendo che la procedura rispettava i termini previsti dall’attuale normativa sugli appalti. Adesso, invece, a meno di ulteriori novità, le buste saranno aperte a inizio febbraio.
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