Notte dei ricercatori, la scienza a portata di mano Gli eventi organizzati sabato a Palermo e Catania

Tutto pronto per la nuova edizione della Notte europea dei ricercatori, promossa ormai da più di dieci anni dalla Commissione europea e che si svolge ogni anno l’ultimo venerdì di settembre in tutto il continente. Quest’anno l’appuntamento è per la sera di sabato 28 settembre, momento culminante di una ricca settimana di eventi a carattere scientifico (dal 22 al 29 settembre). Circa duecento gli eventi in Europa e nove i progetti in Italia che coinvolgeranno numerose città da nord a sud dello Stivale.

A Palermo e a Catania la Notte dei ricercatori si svolgerà sotto il tema Sharper: Sharing Researchers’ Passions for Evidences and Resilience ovvero condividere le passioni dei ricercatori, per il coinvolgimento e la responsabilità. Il progetto, a cui hanno aderito dodici città capoluogo di provincia in otto diverse regioni, quest’anno si inserisce nell’ambito delle celebrazioni dell’anno europeo del patrimonio culturale, valorizzando i luoghi della cultura, in particolare, quella scientifica. L’iniziativa mira a coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del mestiere di ricercatore e del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società attraverso osservazioni, scoperte e interpretazioni di un mondo in continua evoluzione.

Dal primo pomeriggio di venerdì fino a tarda notte, è prevista una serie di appuntamenti ricchi di attività dedicate a scienza, innovazione e tecnologia, in grado di avvicinare il pubblico e il mondo della ricerca. Una festa in cui intrattenimento, informazione e partecipazione si mescolano per creare un insieme di spettacoli, incontri e caffè scientifici, performance tra arte e scienza, giochi di ruolo e appuntamenti conviviali animati da ricercatori ed esperti comunicatori. A Catania l’evento sarà coordinato dai laboratori dell’INFN in collaborazione con l’Università di Catania, le principali istituzioni di ricerca della città e le associazioni culturali del territorio, tra le quali Radio Zammù, la Scuola Superiore, l’IMM, Officine Culturali. Il ricco calendario prevede numerosissime iniziative: a Piazza Università, dalle 18 alle 24, una serie di incontri sulla chimica, la fisica, la scienza al servizio della criminologia, dello sport e della cucina, tanti esempi e dimostrazioni vicini alle nostre esperienze quotidiane, concorsi fotografici e laboratori interattivi; alla Città della Scienza, appuntamento con droni, giochi e strategie, vaccini e tanto altro; alle stazioni Milo e Giovanni XXIII della metropolitana, dalle 16 alle 23.00, si alterneranno talent show a carattere scientifico, minitalk per i più piccoli su vari argomenti tra cui le energie rinnovabili, raggi cosmici, buchi neri, supernovae, vulcani e tantissimi altri temi a cura di CSFNSM, CNR-IMM, INFN, INGV, INAF e UniCT.

Tematiche inerenti l’informatica, l’intelligenza artificiale e l’arte saranno invece affrontati al monastero dei benedettini. E ancora, Riflessi e riflessioni sulla geologia di Catania – Passeggiata alla scoperta del rapporto tra Catania e la geologia dell’isola, a cura di UniCT con P. Mazzoleni, G. Barone; ore 17:00; Alla Scoperta dei biodeteriogeni degli edifici storici: passeggiata dall’Orto Botanico a Piazza Università alla scoperta degli organismi vegetali che intaccano le superfici dei palazzi del centro storico di Catania, a cura di UNiCT con G. Alongi. 19:30; anche presso i Laboratori Nazionali del Sud si terranno durante tutto il pomeriggio e la serata di venerdì approfondimenti su vari temi scientifici, dall’astronomia alla medicina, ma anche incontri a tu per tu con i ricercatori per parlare non solo di scienza ma anche delle loro passioni e hobby. Appuntamento con la chimica invece presso il dipartimento di Scienze chimiche con l’aiuto di esperienze interattive. Per la giornata di sabato 29 sono previste osservazioni della fotosfera e della cromosfera del Sole presso l’osservatorio astrofisico; visite guidate alle sale operative dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo; passeggiata geobotanica ai piedi del vulcano.

A Palermo, Capitale Italiana della Cultura 2018, Sharper sarà guidato dall’Università degli Studi di Palermo e coinvolgerà, oltre ai propri Dipartimenti, il Consorzio Arca, l’Airc, Cnr-Palermo (Istituto di Biomedicina e Immunologia molecolare, Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati, Istituto di Biofisica), Istituto nazionale di Astrofisica– Osservatorio astronomico di Palermo, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’Istituto di Astrofisica spaziale e Fisica cosmica, la Fondazione Ri.Med-Ismett, oltre a numerose associazioni del territorio. Palermo abbraccerà anche un altro progetto proposto dalla Commissione Europea: Be a citizEn Scientist (BEES). Il tema prende spunto dalle api e dalla loro organizzazione, in cui il contributo fornito da ogni componente è importante per il benessere della collettività, per sottolineare le incredibili possibilità che la scienza può concretizzare attraverso la collaborazione tra ricercatori e cittadini, in un processo di condivisione di un bene comune, qual è la ricerca.

Il calendario palermitano prevede come luogo principale di incontri la splendida cornice dell’Orto botanico dove saranno tenuti i seminari e le discussioni con i ricercatori: studi intorno al tema delle opere incompiute in Sicilia, l’importanza della lingua greca nelle scienza, esopianeti, scienze forensi, genetica, corpo umano, biodiversità, nanomateriali da rifiuti, tumori, didattica e robot, laboratori di astronomia e di vulcanologia, e ancora mostre, proiezioni, simulazioni, visite guidate, spettacoli, concerti e tanto altro per toccare la scienza con mano. In provincia di Palermo, a Isnello, la Fondazione Gal Hassin – Centro internazionale per le Scienze astronomiche apre le porte al pubblico con due eventi ad ingresso gratuito, mentre nella sede Lumsa di Palermo spazio a processi simulati e approfondimenti sul consenso informato ai vaccini.

Michela Costa

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