“Non chiudete l’ospedale delle Madonie”

da Il calewidoscopio delle Madonie – report e news
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Al Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano

Al Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin

Al Presidente della Regione Sicilia, On. Rosario Crocetta

All’Assessore alla Salute della Regione Sicilia, dott.ssa Lucia Borsellino

Al Presidente della Assemblea Regionale Siciliana, On. Giovanni Ardizzone

Al Prefetto di Palermo, dott. Umberto Postiglione

In questi anni abbiamo assistito, impotenti, al graduale smantellamento delle Unità Complesse dei reparti del presidio ospedaliero “Madonna SS. dell’Alto” di Petralia Sottana (Palermo) una fondamentale struttura al servizio della comunità madonita fin dal 1960, che oggi accoglie un bacino d’utenza di circa 30 mila persone.

È stato garantito ai nostri Sindaci che, nonostante la necessità di riqualificare la spesa pubblica e quella sanitaria, sarebbero stati salvati i presidi sanitari a servizio delle comunità isolane e di quelle montane, con particolare riferimento al mantenimento dei punti nascita.

Tutto questo non è avvenuto, né tantomeno è stato tenuto nella debita considerazione il disagio cui vanno incontro da anni i cittadini madoniti che, per accudire i propri familiari “stabilizzati” presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Madonna SS dell’Alto” di Petralia Sottana, sono poi costretti a sostenere un pesantissimo aggravio economico per raggiungere le altre località, distanti non meno di 60 km, dove i pazienti vengono trasferiti.

Nel periodo invernale si aggiunge il rischio del blocco della circolazione stradale a causa della neve, tenuto conto che il nostro territorio si sviluppa ad un’altitudine che va dai 600 ai 1600 metri sul livello del mare, tant’è che a pochi chilometri dall’Ospedale insiste l’unica stazione sciistica del centro della Sicilia, in località Piano Battaglia.

Noi cittadini madoniti chiediamo con forza che il nostro presidio ospedaliero venga riqualificato e potenziato in tutti i suoi reparti, dotato di personale medico che sia messo in grado di operare serenamente, garantendo un servizio efficiente sia alla popolazione residente sia a quanti vorranno raggiungere Petralia Sottana per essere sottoposti alle necessarie cure mediche. Chiediamo di valutare attentamente il fatto che la suddetta struttura è stata un importante volano a sostegno dell’economia del comprensorio madonita.

Non possiamo accettare che fredde scelte di bilancio, imposte “dall’alto”, la riducano semplicemente ad una guardia medica “attrezzata”, né possiamo condividere l’idea che gli oltre 40 milioni di euro spesi in questi anni per la costruzione e la manutenzione dei 25 mila metri quadri di superficie, possano evaporare per decreto o circolare assessoriale o dirigenziale.

Non possiamo rassegnarci e non ci rassegneremo! Porremo in essere ogni forma di protesta a tutela della nostra salute, del nostro diritto di non essere derubricati a cittadini di serie B e a difesa di una struttura che deve tornare ad essere meccanismo propulsore per l’intero comprensorio madonita, già disagiato a seguito della contingente e pesantissima crisi economica.

Siamo certi che le SS.LL.Ill.me non sottovaluteranno il contenuto di questa missiva né tergiverseranno in promesse sterili che garantiscono la imminente risoluzione del problema, un genere di promesse tante volte sentite dai nostri rappresentanti istituzionali. La nostra fiducia nelle Istituzioni e il rispetto che abbiamo per esse ci inducono a volere credere che la presente istanza verrà presa nella giusta considerazione e che fin da subito si inizierà a potenziare e riqualificare l’Ospedale “Madonna SS. dell’Alto”.

I cittadini madoniti si aspettano questo!

Con ossequioso rispetto.

 

Redazione

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