DAL SINDACATO RICORSO AL TAR SICILIA CONTRO LE DESIGNAZIONI DI PATRIZIA MONTEROSSO E MARCO LUPO
Tutto si può dire dei dirigenti del Dirsi – l’organizzazione sindacale dei dirigenti della regione siciliana – ma non che siano dei paraculo. Tutta’altro.
Le cose non le mandano a dire: le dicono e basta. Senza peli sulla lingua. Così, oggi, dal Dirsi, arriva un comunicato stampa al vetriolo. Tema: il rinnovo dei contratti dei dirigenti generale da parte del Governo regionale di Rosario Crocetta.
“Questa organizzazione sindacale – recita il comunicato del Dirsi – rappresentativa dei dirigenti regionali del Ruolo Unico della Dirigenza, in merito alle notizie di stampa sulle deliberazioni adottate dalla Giunta regionale nella seduta di ieri, 4 febbraio 2014, riguardante incarichi di Dirigenti Generali, rileva:
– che ancora una volta il Governo non dà attuazione alle procedure introdotte con il D.lgs. n. 150 del 2009 (Decreto Brunetta), che, a modifica dellart. 19 del D.lgs. n. 165 del 2001, impongono, per qualsiasi incarico dirigenziale, la preventiva pubblicazione di apposito avviso, contenente i posti da ricoprire ed relativi criteri, al fine di consentire una più ampia partecipazione ai dirigenti regionali ed individuare le migliori professionalità disponibili”.
In pratica. il Governo regionale di Rosario Crocetta non sta applicando il Decreto Brunetta. E questa, forse, è l’unica forma di ‘Autonomia’ siciliana che Crocetta conosce…
Il Dirsi si sofferma anche sulla posizione di Romeo Palma. “Appare incomprensibile – recita la nota sindacale – il ‘congelamento’ della posizione dellAvvocato Generale, Consigliere Romeo Ermenegildo Palma”. Fin qui sembra una difesa di Palma, al quale il Governo non ha rinnovato il contratto.
In realtà, il Dirsi non difende affatto Palma. Anzi. Il sindacato dei dirigenti regionali scrive, infatti, che Palma è “soggetto esterno la cui nomina, durata ben 5 anni, presenta forti dubbi di legittimità, dato che, alla luce della medesima normativa di cui sopra, presuppone linsussistenza, allinterno del ruolo dirigenziale della Regione, di idonee professionalità interne, ed inoltre non può eccedere, quale incarico apicale esterno, la durata massima di 3 anni (art. 19, comma 6, D.lgs. n. 165/2001, cui rinvia lart. 9 comma 8 della L.r. 10 del 2000), non rinnovabili, come invece previsto (comma 2) per gli incarichi interni”.
Insomma, al Dirsi la nomina di Palma non va proprio giù. “La stessa Corte dei Conti – leggiamo nel comunicato – in occasione dellapprovazione del rendiconto del Bilancio della Regione 2012, ha apertamente criticato tale ricorso a soggetti esterni (cioè a dirigenti esterni all’Amministrazione regionale ndr), ritenendo ‘poco plausibile’ – in un ruolo che conta ben 1.748 Dirigenti – la mancanza di idonee professionalità tra i dirigenti regionali”.
Al Dirsi non piacciono i dirigenti esterni, considerati “un inutile spreco di risorse in una congiuntura di gravissima crisi finanziaria”. Tali nomine sono “offensive” nei confronti dellintera categoria dei dirigenti regionali di ruolo. Da qui il ricorso dinanzi al TAR Sicilia dello stesso Dirsi “avverso le nomine del Segretario Generale, d.ssa Patrizia Monterosso, e del Dirigente Generale, dott. Marco Lupo”.
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