CGIL, CISL, UIL E AAROI EMAC, IN UN DOCUMENTO INVIATO ALL’ASSESSORE ALLA SALUTE, LASCIANO INTENDERE CHE SENZA IL LORO ASSENSO LA RIORGANIZZAZIONE FATTA DALL’ASSESSORATO E’ CARTA STRACCIA. DA QUI LO STATO DI AGITAZIONE. E L’INVITO AL GOVERNO A RIDISCUTERE TUTTO. ANCHE ROMA AVREBBE ‘BOCCIATO’ L’OPERATO DELL’ASSESSORATO
“La rimodulazione della rete ospedaliera della Sicilia? Senza l’assenso del Sindacato dei Dirigenti Medici non ha alcun valore. Tra l’altro, anche a Roma hanno già espresso forti perplessità sull’operato dell’assessorato regionale alla Salute della Sicilia”.
E’ un ‘siluro’, quello lanciato dalle organizzazioni sindacali dei Medici, all’indirizzo dell’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino. Un “No” grande quanto una casa al piano di riordino della rete ospedaliera firmato dallo stesso assessore.
Renato Costa (Cgil medici), Enzo Massimo Farinella (Cisl medici), Fortunato Parisi (Uil medici) e Emanuele Scarpuzza (Aaroi-Emac) hanno preso carta e penna e hanno stilato un documento dai toni pacati, ma dal significato politico inequivocabile: il Governo regionale, con in testa l’assessore Lucia Borsellino, sulla riorganizzazione della rete ospedaliera dell’Isola, deve fare marcia indietro e decidere con i Dirigenti Medici. Ovviamente, il documento è stato spedito alla stessa Lucia Borsellino.
Se il Governo regionale non ritirerà tutto non ci sarà solo uno scontro – che i ogni caso si annuncia duro -: ma ci sarà anche il blocco della riorganizzazione della rete ospedaliera: perché senza il “sì” dei Dirigenti Medici il Governo regionale si può attaccare al tram.
“Molti mesi orsono, certamente ormai troppi – si legge nel documento – le scriventi organizzazioni sindacali Mediche avevano stabilito, di concerto con lAssessorato alla Salute, di procedere ad una calendarizzata serie di incontri al fine di programmare ed accompagnare,in maniera auspicabilmente condivisa, lapplicazione della legge Balduzzi nellambito della Regione Sicilia”.
“Consapevoli dellesigenza dettata dalla norma subentrante, di ridefinire la rete ospedaliera regionale alla luce di nuovi parametri e, di conseguenza, eventualmente modificando condizioni organizzative – prosegue la nota – i Sindacati medici si erano immediatamente resi disponibili a procedere, anche a tappe forzate, per giungere rapidamente alla stesura di un Piano operativo che tenesse conto della intervenuta cornice normativa. Tutto ciò ovviamente avendo ben presente, quale priorità assoluta, la finalità di modificare taluni aspetti organizzativi attuali, senza minimamente incidere sui livelli occupazionale della Dirigenza Medica e, soprattutto, sui livelli di accessibilità alle cure per i cittadini di tutti gli ambiti territoriali della Sicilia, vigilando attivamente su qualche ‘tentazione’ di procedere con tagli acritici, in ragione di meri parametri economicistici”.
“Sin dai primi incontri – prosegue il documento dei Sindacati dei Dirigenti Medici – abbiamo chiesto di procedere con rigorosa metodologia e per Aree di competenza professionale, evitando assemblearismi ed adunate che non riteniamo conducenti. La nostra proposta metodologica è stata accolta, anche se con qualche resistenza, ed alla fine si è convenuto di procedere attraverso lattivazione di un Tavolo tecnico permanente dellarea della Dirigenza Medica, e di procedere con incontri per Aree Provinciali o di bacino, o anche per aggregati territoriali da ridefinire in ragione di elementi Strutturali, Logistici, Epidemiologici”.
Invece, dopo aver attivato il tavolo, l’assessore Lucia Borsellino, per dirla nella nostra lingua, si ‘nni futtiu, e si è fatta la sua rimodulazione, gabbando anche l’Aiop (Associazione delle strutture sanitarie private), ovvero andando a dire a Roma che anche i rappresentanti delle cliniche private erano d’accordo con la sua rimodulazione.
Ovviamente – cosa che non era mai successa – i vertici dell’Aiop hanno smentito il Governo regionale. Un gran casino. Ora si scopre che anche i Sindacati dei Dirigenti Medici siciliani non sono affatto d’accordo con il Governo sulla frettolosa rimodulazione della rete ospedaliera.
“Evidentemente, purtroppo – scrivono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Aaroi-Emac – ci siamo sbagliati nel ritenere accolte le superiori istanze, visto che in questi mesi lAssessorato si è attivato freneticamente per incontrare tutti, tranne i Sindacati Medici! Sono stati fatti incontri e presentazioni della Rimodulazione Ospedaliera con le Società Scientifiche, con la Sanità Privata Accreditata, con i Sindaci, con le Confederazioni, con le Associazioni, con la Commissione Sanità dell’Ars e chi più ne ha più ne metta, ma ci si è ben guardati dallattivare il pur concordato confronto con i Sindacati Medici”.
“Poiché riteniamo intollerabile il ritardo sin qui accumulato e giudichiamo laccaduto fortemente lesivo del diritto di rappresentanza che ci compete – sottolineano nel documento i Sindacati dei Dirigenti Medici – esprimiamo un giudizio fortemente negativo nel metodo adottato e nel merito delle scelte proposte! Riteniamo peraltro che linterruzione dell’interlocuzione istituzionale con le parti Sindacali Mediche ha configurato un grave vulnus relativamente alla disciplina dei corretti rapporti Sindacali e, pertanto, dichiariamo lo stato di agitazione della Dirigenza Medica del servizio Sanitario Pubblico”.
“Dichiariamo – precisano i sindacalisti – che non saremo disponibili a subire alcuna riorganizzazione della Rete Ospedaliera e Territoriale che non sia il risultato di analisi e valutazioni esclusivamente legate alla specificità professionale che rappresentiamo e che ci compete, e che non siano stati preventivamente oggetto di un articolato confronto con i Sindacati Medici, legittimi ed esclusivi Rappresentanti delle Competenze tecniche e scientifiche allinterno del Servizio Sanitario Pubblico”.
“Le scriventi organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica – conclude il documento – ritenendo ormai inderogabile lavvio del confronto con lAssessorato dichiarano sin dora di essere pronti ad offrire idee e contributi. Nellauspicio che la S.V. voglia ripristinare corrette relazioni Sindacali ed affrontare nel merito le questioni, rimaniamo in attesa di urgentissima convocazione”.
Il documento inviato all’assessore Borsellino arriva proprio quando il Governo regionale ha notificato i decreti di nomina ai nuovi direttori generali delle Aziende sanitarie, delle Aziende ospedaliere e dei Policlinici universitari della Sicilia.
Insomma, i nuovi manager della sanità siciliana si troveranno sul tavolo la prima ‘grana’: e non sarà una ‘grana’ di poco conto.
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