Una corsa a sette a Niscemi non si era mai vista. Tanti sono i candidati che da settimane si sfidano in un’intensa campagna elettorale in cui sono quasi spariti i simboli dei partiti. Fatta eccezione per il Movimento 5 Stelle e l’Italia dei Valori, gli altri candidati sono supportati da liste civiche che a volte fanno riferimento ai partiti, magari solo con una semplice assonanza cromatica sui simboli. I trasversalismi sono molti, così come le relative polemiche, tanto da sfumare l’esatta identificabilità politica di alcuni candidati. In alcune liste civiche si scorge l’impronta di cinque partiti diversi tra centrosinistra e centrodestra. Il ballottaggio è più di un ipotesi, visto l’elevato numero di candidati sindaco e di liste.
Niscemi è il Comune sede del Muos e delle battaglie No-Muos, degli ultimi capimafia di peso della provincia, ma anche di importanti storie di antimafia ormai acclarate come la resistenza di Francesco Pepi al pizzo. È qui che si gioca la partita più importante di questa tornata di amministrative per la provincia di Caltanissetta. Non è solo il comune più grande, ma rappresenta – e ha rappresentato in passato – il crocevia di alleanze per le elezioni regionali e nazionali. È avvenuto con il governo di Raffaele Lombardo, così per Rosario Crocetta.
Il sindaco uscente, Francesco La Rosa, è ricandidato con tre liste a supporto: La voce del popolo, La Rosa sindaco e Rete Democratica. Si conferma un indipendente: «Io mi sto rimettendo in gioco, ho il mio programma e il mio progetto. Continueremo ad amministrare questa città perchè Niscemi lo vuole». Roberto Cunsolo, commerciante, è il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle. Per sostenerlo nei giorni scorsi è arrivata da Roma la senatrice Paola Taverna. L’avvocato Massimiliano Conti, in passato esponente del Mpa e fino a qualche mese addietro assessore di La Rosa, raccoglie consensi nel centrosinistra e nel centrodestra. Con lui tre liste civiche, alcuni esponenti un tempo della Margherita, ma anche il supporto di autorevoli esponenti del centrodestra come Nello Musumeci.
Il Partito democratico, al netto di defezioni, sostiene il candidato Carmelo Giugno, vicepreside della scuola media Verga, sostenuto da tre liste: Alleanza per Niscemi, Democrazia e Libertà, Civitas. Con Italia dei Valori e la lista civica Iniziativa Democratica è invece candidato l’avvocato Luigi Cinquerrui. Iniziativa Democratica è un’associazione nata tre anni fa su iniziativa di alcuni bersaniani fuoriusciti dal Pd. Tra loro i fratelli Giovanni e Giuseppe Di Martino, il primo ex sindaco e il secondo oggi candidato al consiglio comunale.
È invece un battagliero architetto, l’insegnante della scuola media Verga, Alberto Liardo, sostenuto dalla lista Civica Rinascita. «La nostra – dice Liardo – è una vera lista civica a differenza di tutte le altre, senza politici riciclati. Ci stiamo presentando con una forza nuova, non abbiamo grossi nomi però iniziamo a fare paura perchè siamo liberi dai condizionamenti dei partiti». Mentre Salvatore Tinnirello, ex di Sel, è un impiegato comunale in pensione che tenta la scalata al palazzo comunale con la lista Tinnirello Sindaco-Insieme possiamo.
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