Niscemi, anche le Mamme No Muos incontreranno il Console Usa

Continua la missione diplomatica Usa in Sicilia. Obiettivo, instaurare rapporti amichevoli con il mondo No Muos.

Dopo l’incontro di giovedì scorso in Prefettura a Caltanissetta, il Console Donald Moore, come anticipato da LinkSicilia, sarà a Niscemi mercoledì. Riceverà, nella base di contrada Ulmo, una decina di attivisti, una delegazione del Consiglio comunale e del Movimento 5 Stelle. Ci saranno anche la mamme No Muos, che avevano declinato il primo invito.  Il tutto avverrà tre giorni prima la manifestazione nazionale No Muos del 30 Marzo. 

C’è da sottolineare che, a margine dell’incontro istituzionale, come lo ha definito il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, tenutosi a Caltanissetta, è apparsa, quasi in sordina,  una “piccola” nota del Consolato americano. 

Afferma la nota: “Il Muos non andrà in funzione se non dopo che un test post-installazione, certificato dal Governo Italiano e condotto in modo trasparente, avrà confermato che è sicuro” (La Sicilia 23 Marzo 2013). Dichiarazione semplice e inequivocabile che rientrerebbe perfettamente nell’azione di disgelo che gli Stati Uniti stanno tentando nei confronti dei rapporti con la popolazione locale.  Se non fosse per quelle tre paroline “test post installazione”.
Cosa significa lo capirebbe anche un bambino: prima “installano” le parabole, mettono in funzione il tutto, quindi faranno il test sul Muos. Insomma, pare proprio che ultimeranno il Muos e poi si vedrà.

 Cosa accadrà poi? Sommeranno i valori raggiunti dalle parabole a quelli delle 41 antenne già in funzione da 22 anni all’interno della base? Calcoleranno l’incidenza di tutte queste emanazioni elettromagnetiche su un area già devastata dall’inquinamento?


Nel frattempo il Comitato delle mamme, dopo i due avvisi di garanzia che hanno raggiunto due loro esponenti, ha dichiarato che i blocchi saranno sospesi,  pur mantenendo attivi i presìdi: “Non siamo né black-bloc e nemmeno no-global – ha detto il loro coordinatore – siamo persone per bene, donne, mamme non violente, che si battono per la tutela della salute di tutti, per garantire un ambiente pulito ai propri figli senza Muos e senza più l’inquinamento elettromagnetico delle 43 antenne esistenti”.

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