Nino Di Matteo è stato rimosso dal pool stragi che sta indagando sulle entità esterne nei delitti eccellenti di mafia. La decisione presa dal procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho – si apprende dal quotidiano Repubblica – arriva dopo un’intervista rilasciata dal pm a La7, nel corso di una puntata di Atlantide andata in onda il 18 maggio, nella quale Di Matteo si sarebbe lasciato sfuggire alcune informazioni che avrebbero rivelato così le linee guida seguite in un’indagine sulle stragi.
Il provvedimento pare essere immediatamente esecutivo, tanto che già dalla prossima settimana il pm dovrebbe tornare a occuparsi del suo vecchio incarico, quello di coordinatore delle indagini antimafia del distretto di Catania, anche se sarà il Csm a dire l’ultima parola sulla vicenda. Il Consiglio, infatti, è stato chiamato in causa a supporto di Di Matteo che, secondo molti, nel corso dell’intervista non avrebbe fatto altro che riferirsi a elementi già di pubblico dominio.
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