Un inseguimento finito male per un catanese che, all’interno della sua Smart, non si era fermato all’alt dei carabinieri. L’episodio si è verificato cinque giorni fa, nel quartiere catanese di Nesima. L’uomo, costretto a fermarsi dopo l’esplosione da parte dei militari di alcuni colpi di pistola in aria, è stato bloccato per essere portato in caserma. Mentre le forze dell’ordine procedevano all’arresto sono state però accerchiate da alcuni residenti della zona. Le persone li hanno aggrediti verbalmente e fisicamente, permettendo al fermato di fuggire.
Un video che è stato pubblicato su Facebook, in queste ore, mostra i dettagli del momento: un nutrito gruppo di uomini inizia a urlare, protestando contro l’intervento dei carabinieri. Il gruppo si avvicina verso l’uomo – che si trova a terra bloccato da uno dei due militari – e spinge un carabiniere mettendogli le mani sul volto.
Molti i commenti di sdegno sul social network nei confronti dell’azione violenta. Ma c’è anche chi critica l’operato delle autorità: «I carabinieri però che sparano in pieno giorno perché uno forza un posto blocco è normale, no? Poca professionalità anche da parte loro», dice un utente. «Tu me la chiami aggressione violenta? – domanda un altro – Si vede che non hai mai visto come funziona fuori dalle mura italiane».
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