I poliziotti del commissariato di Nesima quasi non volevano crederci. Solo due giorni prima aveva sospeso un panificio di Corso Indipendenza dopo un blitz che aveva svelato le gravi condizioni igieniche in cui versava il laboratorio di panificazione. Eppure, con «un’incredibile arroganza e lo spregio per ogni forma di legalità e rispetto per la salute delle persone», dice la polizia, durante un nuovo controllo il titolare è stato trovato in piena attività nonostante le autorità ne avessero stabilito la chiusura.
A seguito della prima ispezione, all’uomo erano state imposte delle prescrizioni per ricondurre l’esercizio pubblico a condizioni igieniche accettabili, a tutela della salute dei clienti. L’azione era stata condotta dai poliziotti di concerto con i funzionari dell’Asp di Catania. L’essersene infischiato per la seconda volta di igiene, pulizia e provvedimenti delle forze dell’ordine costerà ancora più caro all’esercente: i macchinari e le attrezzature sono stati sottoposti a sequestro penale e l’uomo è stato denunziato in stato di libertà per l’inosservanza di un provvedimento dell’autorità.
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