Nella Valle tra le onde elettromagnetiche dove la morte è di casa in casa

“Perdere un genitore è un grande dolore, perdere un figlio lo è molte volte di più”. “Mio marito è morto di tumore”. “I nostri morti chiedono giustizia”.

Queste le frasi che si leggono negli striscioni che vestono ogni angolo di Valle del Mela. Un monito alla coscienza di Terna (ammesso e non concesso che i ‘capi’ di questa società si confrontino, ogni tanto, con questo stato dell’anima), che affonda i suoi ‘denti’ su paesaggi da fiaba, snaturando e alterando i paesaggi naturali di queste contrade a colpi di mostruosi e dannosissimi (per la salute umana) elettrodotti.

“Stiamo cercando di non aggiungere danno al danno, anche se la nostra vita è già compromessa – ci dice Angela Bianchetti, presidente del Comitato Cittadini Pacesi per la Vita -. I tralicci verranno collocati in un territorio già dichiarato, dieci anni fa, zona ad alto rischio ambientale. A Passo Vela sono decedute in un anno 15 persone e in altri centri, come a Pace del Mela, si verificano decessi strani. Proprio qui è iniziata la protesta. Non creo allarmismo, parlo con le cartelle cliniche alla mano”.

L’ennesimo appello, il suo, insieme a quello di migliaia di persone, affinché Terna possa modificare l’impostazione dell’opera: da un elettrodotto aereo ad un elettrodotto in galleria.

“Avremmo voluto dialogare con Terna – aggiunge Angela Bianchetti – ma quella dei vertici della società è una ferma presa di posizione. Ci hanno risposto con un no secco, dichiarandoci che non modificheranno assolutamente il nuovo progetto e che i lavori continueranno con le tempistiche che impongono alla società di completare l’opera entro il 2015. I lavori proseguono senza sosta e ci sono betoniere sparse ovunque. Terna controlla che gli scavi dei 100 cantieri della linea procedano regolarmente, e lo fa tramite la supervisione di elicotteri che svolazzano sulle nostre teste”.

La protesta si è inasprita ancora di più dopo la manifestazione di martedì 29 gennaio, a Palermo, davanti la sede dell’Assemblea regionale siciliana, quando il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, messinese, esponente dell’Udc (il Partito favorevole al Muos di Niscemi e anche, a quanto pare, all’elettrodotto nella Valle del Mela) ha ritenuto di non dover neppure ricevere una delegazione degli abitanti della Valle del Mela. Lo stesso Ardizzone ha impedito al Parlamento dell’Isola di anticipare la trattazione della mozione sull’elettrodotto presentata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle. Questo perché – questa la motivazione – i lavori dell’Ars saranno sospesi per venti giorni, in concomitanza con la campagna elettorale.

Una bugia in lingua messinese, visto che il presidente Ardizzone sta tenendo Sala d’Ercole, per quasi due settimane, a discutere sull’aria fritta, ovvero sul Dpef (Documento di programmazione economica e finaziaria) che dovrebbe essere discusso prima che il Governo regionale elabori i documenti finanziari. Peccato che il Governo regionale i documenti finanziari li ha elaborati circa un mese fa: dunque, il dibattito sul Dpef è inutile almeno quanto lo è, in questi giorni, il Parlamento dell’Isola.

A fronte di una politica-politicante (con la sola eccezione dei grillini), agli abitanti della Valle del Mela non resta che aspettare.

“Cosa dobbiamo attendere? Altre morti? Non sappiamo neppure se ci saremo fino al 28 febbraio – dicono gli abitanti della Valle del Mela -. Intanto i lavori procedono! La lotta contro Terna continua e noi rinnoviamo la nostra fiducia nei confronti del Governo regionale, dell’assessore Mariella Lo Bello e del Prefetto di Messina.

Il nostro messaggio va al presidente Rosario Crocetta, affinché prenda coscienza delle nostre problematiche e della loro gravità. Ad Ardizzone, invece, vorremmo dire a quattr’occhi di ricordarsi di essere non solo cittadino messinese, ma nostro vicino di casa e che i nostri problemi dovrebbero essere anche i suoi. Inizialmente ci ha fatto credere di essere dalla nostra parte. Ma non era vero. Ci ha tradito. E non crediamo che la mozione che dovrebbe essere discussa a Sala d’Ercole il 28 febbraio possa servire a qualcosa, troppo lontana come data”.

Nel frattempo si attende il convegno che si terrà giovedì 7 febbraio 2013 alle ore 17.00 presso l’auditorium di Pace del Mela, al quale Terna ha chiesto ufficialmente di partecipare.

La risposta del Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela è stata chiara: i rappresentanti di Terna possono intervenire al convegno solo ed esclusivamente dopo un accordo firmato davanti alle istituzioni, che prevede: il blocco immediato di tutti i cantieri, la modifica all’attuale progetto nelle zone critiche e la bonifica dei tracciati vecchi che si trovano nei pressi delle abitazioni (es. Passo Vela – Pace del Mela e Pirrera – San Pier Niceto).

 

 

 

 

Redazione

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