Tunisia, Eritrea, Bangladesh. Sono numerose le telefonate provenienti dall’Africa di familiari e parenti alla ricerca di notizie sulla sorte di chi si è imbarcato dalle coste della Libia dopo il naufragio di sabato notte nel Canale di Sicilia che ha provocato circa 950 morti. A raccoglierle sono i volontari della Croce rossa di Catania, che da circa un anno ha messo a disposizione un numero di telefono (389 3432063) e una casella mail (rfl@cricatania.it).
«Il numero è attivo 24 ore su 24 – spiega Simona Scadura – Provvederemo a ricontattare le famiglie appena possibile». «Ovviamente in questa fase stiamo raccogliendo informazioni, sono poche le notizie che possiamo dare», fa eco Stefano Principato. Lo scopo finale del servizio è anche permettere il ricongiungimento dei nuclei spezzati da varie ragioni, belliche su tutte.
Nel corso di questi mesi i volontari sono riusciti a mettere in contatto tra loro i membri di famiglie dispersi. «Messaggi che sono stati ovviamente accolti con tanta emozione», afferma Silvia Vizzia.
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