Non si contano le iniziative di solidarietà a Palermo sotto le feste. Iniziative che per molte delle associazioni che danno vita a eventi di beneficenza continuano anche per tutto l’anno, anzi a volte servono anche a finanziare le attività fino all’estate. Quest’anno in città c’è stata, tra gli altri, anche Il giocattolo sospeso. Ispirandosi al caffè sospeso di Napoli Giulia Rizzo, parlando con il figlio Francesco Andolina, ha coinvolto la parrocchia di San Michele Arcangelo che poi ha promosso l’idea di acquistare e poi lasciare nei negozi di giocattoli dei doni per i bambini della parrocchia di Danisinni il giorno della vigilia di Natale.
«La prima edizione è andata bene – afferma Andolina – al di sopra di ogni previsione. Abbiamo raccolto circa 650 regali oltre a toccare con mano l’entusiasmo che c’è stato in città per l’iniziativa. Sicuramente per noi è stato un bel Natale. Ci siamo confrontati ogni giorno con i commercianti che ci hanno aiutato molto coi i clienti. Molti regali sono arrivati dalla Giocheria che ha tre punti vendita». Proprio in uno dei negozi della Giocheria è avvenuto un episodio che ha lasciato tutti a bocca aperta: «L’altro ieri nel momento della chiusura per il pranzo – aggiunge Andolina – verso l’una e 30, è entrato un uomo e ha comprato venti regali da donare. Non era un cliente abituale». Anche da Mastro Geppetto ci sono state delle tenere sorprese. I bimbi avevano la possibilità di lasciare una letterina per il bimbo o la bimba che avrebbero ricevuto il loro dono e i messaggi scritti sono veramente teneri, «Questo piccolo dono ti dice quanto ti voglio bene», recita uno di questi mentre ce ne sono altri che arrivano da più lontano. Mastro Geppetto infatti tramite l’e-commerce ha infatti ricevuto ordinazioni anche dal Nord. In un altro messaggio si legge infatti: «Buon Natale da nonna Loretta di Padova. Questi gesti spontanei e generosi ci hanno fatto vivere veri momenti di felicità».
Lo stesso senso di serenità e gioia che probabilmente ha provato anche Elena Sannasardo, titolare di Kamerette.it che in collaborazione con Anirbas ha trasformato il suo punto vendita in un punto di riferimento per la raccolta di doni: «In tanti ci hanno ringraziato – afferma – una signora ci ha chiamato preoccupata di non poter arrivare in tempo e poi ci ha portato delle cose bellissime anche se non abbiamo più dove mettere uno spillo. Abbiamo raccolto davvero tantissimi doni tra vestiti, giocattoli anche se Anirbas verrà dopo a ritirarli per pensare al periodo che viene dopo Natale». Un’iniziativa riuscita anche questa quindi e talmente bene che il negozio e Anirbas potrebbero continuare a collaborare perché «diventi un punto di riferimento per chi vuole donare durante tutto l’anno, a noi non pesa».
Mentre c’è chi è ancora concentrato sul Natale in corso c’è già chi guarda avanti, ai mesi successivi alle Feste, quando i riflettori sulla solidarietà tendono a rimanere spenti. «L’iniziativa di raccolta doni nei negozi andata molto bene ma noi ci incontreremo dopo Natale – spiega Sabrina Ciulla di Anirbas Onlus – Molti di questi giocattoli verranno portati nel nostro centro Mare Comune, un progetto che stiamo portando avanti nel territorio di Brancaccio con le mamme di bimbi da 0 a 6 anni e il resto verrà distribuito nel corso di due eventi che realizzeremo nei primi mesi del 2020. Un’altra parte verrà mandata in una casa famiglia in etiopia dove una ragazza di Verona si prende cura di circa 16 bambini abbandonati perché nati con malformazioni».
Anirbas però è già proiettata verso il prossimo evento benefico e sta raccogliendo fondi per realizzare Aggiungi un amico a tavola, ovvero vogliono far gustare a quanti più clochard possibile una cena di pesce a La Cubana. E non mancheranno primo, secondo, contorno, pane dolci, bibite varie e spumante. «Al momento stiamo facendo fare i vaccini antinfluenzali a molti clochard e organizzato una festa di natale all’interno del dormitorio di Aldo – conclude Ciulla – Per quanto riguarda Capodanno verranno pubblicati i nomi delle persone che hanno donato almeno 10 euro e solo tre o quattro volontari dell’associazione saranno presenti. Per dare spazio a loro e per garantire con la massima trasparenza».
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