Si chiama “Siciliani in Movimento” la nuova organizzazione nata con l’obiettivo di diffondere e difendere la cultura e la storia indipendentista della nostra Isola. La paternità è da attribuire a Santo Trovato, un nome molto noto negli ambienti dei movimenti sicilianisti. Trovato, infatti, è stato per anni un dirigente di spicco del Mis, il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia. Fino a qualche settimana fà, quando si è dimesso in polemica con il presidente (Salvatore Musumeci) accusato di una gestione poco democratica del movimento. Giudizio condiviso da molti altri militanti che si sono dimessi insieme a lui (del caso vi abbiamo raccontato in questo articolo), e adesso si ritrovano insieme per continuare le battaglie per la Sicilia sotto una nuova bandiera, ma gli ideali sono gli stessi di sempre. Abbiamo chiesto a Trovato e a Mirella Abela di parlarci della nuovo gruppo sicilianista:
Perche nasce questo nuovo Movimento ?
“Dopo esserci dimessi dal Movimento di cui prima facevamo parte, sia io che Mirella Abela, abbiamo ricevuto, con messaggi privati sul social network facebook, con posta elettronica e telefonate, da parte degli altri dimissionari, ma anche da parte di tantissimi simpatizzanti e persone con le quali avevamo stretto rapporti di amicizia e di condivisione di idee ed ideali (non solo dul web), pressanti sollecitazioni per organizzarci in qualcosa -dice a LinkSicilia Trovato – qualcuno aveva addirittura vissuto le nostre dimissioni come una rinuncia alla voglia di lottare ed addirittura come quasi un tradimento a ciò che in questi anni abbiamo cercato, nel nostri piccolo, di divulgare.
“Ma- aggiunge Trovato-i miei rapporti con Mirella Abela e con tantissimi altre persone, non si esauriscono con lappartenenza ad un gruppo politico, ma, col tempo, sono nati veri rapporti di amicizia e di condivisioni di interessi su tantissimi altri temi che non riguardano solo la politica. Con questo spirito di amicizia, nasce Siciliani in Movimento.
“Fermo restando i principi che ci hanno sempre ispirato, e cioè la multietnicità, la laicità, la trasversalità alle principali ideologie universali non violente e non razziste e alle grandi scuole democratiche di pensiero dellindipendentismo, rinnegando esplicitamente ogni forma di violenza nel dirimere divergenze politiche e sociali, abbiamo però voluto dare una nuova impronta a questo nascente Movimento, rompendo con il passato e prendendo le distanze dal consueto modo monolitico ed oligarchico della organizzazione e gestione dei partiti e movimenti.
SICILIANI IN MOVIMENTO deve essere un centro permanente di vita associativa a carattere volontario e democratico la cui attività è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo.
Il Movimento nasce dallesigenza di dare vita a uno spazio politico siciliano che resti in contatto con i cittadini, aperto alle loro idee, competenze ed esperienze, capace di progettare il futuro e di affermare un giudizio critico-costruttivo sulla vita politica della Sicilia. Si intende, così, rimettere al centro della vita del Territorio il cittadino, attraverso lattivazione di concreti strumenti di partecipazione. Su queste basi nasce limpegno di fare politica locale, intesa come realizzazione di un progetto culturale, costruito da persone che abbiano come faro della loro azione il bene comune e la crescita sociale, civile e morale della Sicilia”.
Ma non solo. Proprio per evitare i problemi incontrati nel Mis, i fondatori di Siciliani in Movimento hanno messo nero su bianco che:
“I principi generali cui si ispira e si uniforma la vita del Movimento sono luguaglianza di diritti di tutti gli Associati, il loro diritto alle garanzie democratiche, ladozione di strumenti democratici di partecipazione alla vita dellAssociazione, la trasparenza delle decisioni e la loro verificabilità . Deve essere garantita la conoscenza delle azioni degli organi statutari a tutti gli Associati attraverso ogni forma di comunicazione e deve essere garantita a tutti gli Associati la partecipazione diretta alle scelte, alle iniziative, alla linea politica e programmatica.
SICILIANI IN MOVIMENTO è anche un Movimento in rete: tramite strumenti telematici (Internet), sarà costituita lassemblea permanente degli associati; essa sarà attiva su apposito sito web dove sarà consentita la registrazione degli Associati. Saranno previste consultazioni e iniziative di democrazia diretta, con il coinvolgimento dei soci su tutti i temi inerenti lattività del Movimento. Tutti i soci avranno il diritto di proporre iniziative di qualsiasi genere, di indicare linee politiche e programmatiche: tutte le proposte potranno essere discusse, votate ed approvate dallAssemblea Permanente degli Associati.
Come dimostra la storia più recente, sempre più donne siciliane abbracciano la causa indipendentista. Non a caso, tra i soci fondatori del nuovo movimento, ritroviamo Mirella Abela:
“Abbiamo lavorato alla costituzione di Siciliani In Movimento perché sentiamo forte il dovere e la necessità di continuare quel processo messo in moto già da diversi anni, miriamo a restringere quel grande ombrello sotto cui ripara la moltitudine frammentata dei Movimenti Sicilianisti che pur impegnati in difesa della propria terra spesso appaiono in contrapposizione tra concezioni procedurali e concezioni sostanziali- dichiara Abela. Che aggiunge: lavoreremo per arginare le derive oligarchiche e asfittiche lasciando sempre la porta aperta, favoriremo una partecipazione argomentata nella piena applicazione del concetto di democrazia, non vogliamo essere identificati come un altro movimento, in questottica sarà anche attivato un Forum partecipativo.
Il S.I.M. vanta una grande presenza femminile al suo interno una rappresentanza riconosciuta e caldeggiata da tutto il gruppo che riconosce limportanza dellapporto che i Fimmini Siciliani sapranno dare alla propria terra– sottolinea ancora l’indipendentista. E ancora: “Nellattuale panorama sociopolitico ed economico italiano il S.I.M riconosce alla Donna Siciliana lindiscutibile primato di grande amministratriceche prende corpo già nella magistrale capacità di portare avanti la propria famiglia in territori con punte di disoccupazione elevatissime e spesso privi dei servizi alla persona, penso allinadeguata presenza di asili nido e di servizi di trasporto e non per ultimo ai servizi sanitari.portare avanti la propria famiglia in territori con punte di disoccupazione elevatissime e spesso privi dei servizi alla persona, penso allinadeguata presenza di asili nido e di servizi di trasporto e non per ultimo ai servizi sanitari”.
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