Nadia Spallitta: la verità sulla Tares a Palermo

“L’EMENDAMENTO PER DILAZIONARE IL PAGAMENTO DI QUESTA TASSA PRESENTATO DAGLI AMICI DEL PD ERA INAMMISSIBILE, PERCHE’ IN QUEL MOMENTO IL CONSIGLIO COMUNALE DISCUTEVA UN ALTRO ARGOMENTO”

In queste ore, a Palermo, si discute sul vero o presunti “no” dell’Amministrazione comunale della città alla dilazione del pagamento della Tares. Il gruppo consiliare del PD a Sala delle Lapidi – sede del Consiglio comunale del capoluogo dell’Isola – in un comunicato, ha scritto di aver presentato un emendamento in tal senso, in occasione del recente dibattito sull’assestamento di bilancio. Emendamento che sarebbe stato respinto.
Su questa vicenda abbiamo chiesto ‘lumi’ alla vive presidente vicaria del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta. 

Allora, presidente, come stanno le cose?

“Le cose stanno un po’ diversamente da come sono state raccontare dagli amici consiglieri comunali del PD”.

Ci spiega che cosa è successo?

“Intanto vorrei fare una premessa: io e tanti altri consiglieri comunali di maggioranza siamo favorevoli a una dilazione della Tares e, in generale, siamo favorevoli a una riduzione della pressione fiscale. Su questo argomento ho anche presentato una mozione. Ciò posto, l’emendamento presentato qualche giorno fa dal gruppo consiliare del PD era inammissibile”.

Perché?

“Semplice: perché questo emendamento che puntava a dilazionare il pagamento della Tares è stato presentato mentre il Consiglio comunale discuteva un altro argomento. Ora, mentre si discute su un argomento l’assemblea di Sala delle Lapidi non può emendare il contenuto di un’altra delibera! Da qui l’inammissibilità. Anche perché…”.

Anche perché?

“Anche perché, qualora il Consiglio comunale avesse approvato l’emendamento proposto dal gruppo consiliare del PD, questo non avrebbe prodotto effetti giuridici”.

Sarebbe stato inutile, in parole più semplici.

“Praticamente sì”.

Insomma, ci faccia capire: cos’è stato, allora, quest’emendamento per dilazionare il pagamento della Tares: una farsa? un modo per finire sui giornali?

“Io do per scontata la buona fede di chi ha presentato questo emendamento. Tant’è vero che, in Aula, ho chiesto a chi l’ha proposto di trasformarlo in atto d’indirizzo politico. Detto questo, ad onor del vero, debbo precisare che, da parte dell’Amministrazione comunale non c’è mai stata la volontà di chiudere all’ipotesi di dilazionare il pagamento della Tares”.

Bene presidente, se la volontà politica c’è, anche da parte dell’Amministrazione comunale, cosa si deve fare per dilazionare il pagamento della Tares?

“Semplice: bisogna modificare il regolamento della stessa Tares. Tutto qui”.

 

Giulio Ambrosetti

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