«Un incontro utile all’insegna del dialogo costruttivo. I problemi della Sicilia sono tanti, acuiti in questi mesi dall’emergenza sanitaria, ed è stata importante la disponibilità del presidente Musumeci al confronto con la Lega per affrontare le notevoli criticità della nostra terra». Sono le parole del nuovo segretario del Carroccio in Sicilia, il parlamentare Nino Minardo. Fresco di nomina al vertice dei leghisti di Sicilia insieme al suo vice Anastasio Carrà, sindaco di Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania. Minardo, che vanta un passato tra Forza Italia e il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, oggi si è recato prima a Palazzo d’Orleans e successivamente nel vicino Palazzo dei Normanni, sede del parlamento siciliano.
Un doppio appuntamento per incontrare il governatore Nello Musumeci e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè. «La nuova fase della Lega in Sicilia – sostiene Minardo – è certamente l’inizio di un percorso propositivo che il partito si è posto di intraprendere sin da subito attuando la politica concreta di Matteo Salvini attraverso il dialogo ed il confronto sereno e fattivo». I rapporti tra Carroccio e Musumeci negli ultimi mesi si erano un po’ raffreddati. Colpa della mancata federazione tra il movimento del presidente, Diventerà Bellissima, e il Carroccio. Dopo un lungo corteggiamento il matrimonio dei leghisti si è consumato con il Movimento per le autonomie. Riproponendo di fatto quanto già avvenuto nel 2006 con l’accordo tra Raffaele Lombardo e Umberto Bossi.
Musumeci dal canto suo alla Lega ha aperto le porte in giunta con la discussa scelta di affidare ad Alberto Samonà l’assessorato alla Cultura e all’identità siciliana. Trascorsi otto mesi, il 2020 potrebbe concludersi con un mini rimpasto. Uscenti gli assessori di Forza Italia Edy Bandiera, Agricoltura, e Bernadette Grasso, Enti locali, quest’ultima da qualche ora coordinatrice di Forza Italia a Messina. Da giorni il toto-nomi si concentra sull’ex deputato regionale trapanese Toni Scilla, attualmente nella squadra degli azzurri ma con un passato tra Alleanza Nazionale e Grande Sud di Gianfranco Miccihé, formazione con cui si candidò nel 2012 senza però essere rieletto. Sfortunate per lui anche le tornate elettorali successive: Regionali a novembre 2017 e Politiche a marzo 2018 con la corsa al Senato nel collegio uninominale. Al posto di Grasso in corsa ci sarebbero l’ex sindaco di Agrigento Marco Zambuto e il nisseno Michele Mancuso. Il primo nel 2014 venne eletto presidente dell’assemblea regionale del Partito democratico.
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