Muos, mamme e attivisti bloccano gli operai Fuori dalla commissione i tecnici regionali

«Le forze dell’ordine dicono che non ci sono operai, ma noi vediamo sempre persone non in divisa sulle macchine insieme ai militari». Attorno alla base americana di Niscemi la lotta quotidiana tra attivisti e mamme No Muos da una parte e polizia e statunitensi dall’altra continua con improvvise fiammate. Ieri mattina un convoglio scortato e composto da diversi mezzi, militari e civili, è stato bloccato dai comitati e ne sono seguiti momenti di tensione. «Abbiamo impedito il passaggio di due macchine di operai – spiega Concetta Gualato, del comitato mamme No Muos di Niscemi – alcune ragazze che si erano sdraiate a terra sono state maldestramente spostate, una è stata sbattuta pesantemente sul ciglio della strada». Secondo gli attivisti si è trattato di una vera e propria militarizzazione del territorio che «impedisce ai cittadini italiani di muoversi liberamente nella zona e blocca tutte le strade che conducono alla base, transitabili solo a piedi e previa identificazione dei passanti».

L’Amm. comunale di Niscemi e il Pres. della Regione Sicilia incontrano il Governo. from fratelli di TAV on Vimeo.

Per le mamme la stessa storia si ripete tutte le mattine: «Quando noi siamo costrette ad andare via per prendere i bambini a scuola – sottolinea Gualato – la polizia fa passare gli operai. Pomeriggio (venerdì pomeriggio ndr) alcuni di loro stavano lavorando sulle parabole».

Dopo la manifestazione nazionale del 30 marzo, a Niscemi si vive una fase di stallo. Il governo nazionale ha comunicato alla Regione Sicilia che entro il 31 maggio si sapranno i risultati della commissione che deve valutare i rischi sulla salute. Una cabina di regia di cui, secondo le previsioni iniziali, avrebbero dovuto fare parte l’Istituto superiore di Sanità, l’Arpa e i tecnici designati dalla Regione Sicilia e dagli attivisti, in primis Massimo Zucchetti, docente del Politecnico di Torino e consulente del Comune di Niscemi. E dalla quale invece sono rimasti esclusi sia Zucchetti che i docenti Antonio Sansone Santamaria, designato dall’assessorato all’Ambiente e Mario Palermo, dall’Assessorato regionale della Salute. Lo ha ufficializzato ieri l’assessore Mariella Lo Bello dal suo blog.

«In pratica è rimasto solo l’Istituto superiore di Sanità – denuncia l’attivista Fabio D’Alessandro – cioè, a detta degli esperti di elettromagnetismo, l’ente più restìo a riconoscere i nessi tra le onde e i danni alla salute». A questo punto la Regione starebbe pensando a una contro commissione, idea lanciata anche dai Cinque stelle che però non avrebbero intenzione di unire le forze. «Sarebbe più utile una contro commissione di carattere istituzionale – conclude D’Alessandro – che dia voce a tutti gli scienziati coinvolti e possa ribattere ai risultati dell’Istituo superiore di sanità».

Intanto il coordinamento regionale dei comitati No Muos hanno indetto, dal 21 al 28 aprile, una settimana di mobilitazione e resistenza con lavori ecologici, iniziative artistiche e culturali e varie attività per valorizzare la riserva protetta della Sughereta.

Salvo Catalano

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