Il Muos di Niscemi sarà pronto tra una settimana come è stato detto ieri dai No Muos? “Anche meno di una settimana” dice a LinkSicilia Gianpiero Trizzino, deputato regionale del Movimento 5 Stelle e Presidente della Commissione Territorio e Ambiente dell’Ars. “La struttura- aggiunge- è ormai quasi ultimata. Poi, magari passerà del tempo prima che entri in funzione. Ma i lavori sono quasi alla fine. L’ennesima prova che i lavori sono andati avanti speditamente e che la sospensione annunciata dal governo Crocetta non era niente. Siamo arrabbiatissimi. Anche perché abbiamo suggerito la via legale per bloccarli davvero. Ovvero l’articolo 2 delle legge regionale n.10 del 2000 che prevede la sospensione delle autorizzazioni concesse per motivi di illegittimità”.

E i motivi di illegittimità sono tanti. A cominciare dall’area in cui sta sorgendo l’impianto di parabole satellitari della Marina Usa, alias la Sughereta di Niscemi, Riserva naturale istituita dalla Regione siciliana e Sito di interesse comunitario (Sic) a totale inedificabilità (come già denunciato dalla Procura di Caltagirone che aveva sequestrato il cantiere) fino agli aspetti più gravi: ovvero i rischi per la salute dei cittadini che saranno inondati da onde elettromagnetiche ancora più forti di quelle che emanano le attuali antenne già in funzione nella base americana in provincia di Caltanissetta, e sulle quali già gravano pesanti sospetti (qui vi abbiamo raccontato il caso di un militare siciliano che dopo avere lavorato alla base di Niscemi, si è ammalato di leucemia) .

A Trizzino chiediamo lumi sulla riunione che si è svolta ieri (così pare) tra l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, con i legali della Regione, con l’obiettivo di trovare  una via per revocare i permessi. Almeno così era stata annunciata: “Non ne so nulla, attendiamo ancora notizie. Avevo chiesto di partecipare come cittadino, ma mi è stato risposto che era una riunione di governo”.

Confermiamo che al momento dall’assessorato al Territorio e Ambiente non è trapelato un bel nulla.

Trizzino e tutti i protagonisti del Movimento 5 Stelle si dicono decisi a non gettare la spugna. Dice ancora Trizzino:  “Ho convocato per martedì prossimo una seduta congiunta della Commissione Territorio e Ambiente e di quella alla Salute per affrontare questo caso. Non ci arrendiamo”. Invitati, oltre ai portavoce degli attivisti No MUOS, il dott. Coraddu (consulente del Politecnico di Torino ) e il  e il prof. Zucchetti (Politecnico di Torino). Entrambi, insieme con il medico siciliano, Rino Strano, sono stati tra i primi a denunciare i rischi per la salute causati dall’eletromagnetismo del Muos.  All’incontro è stata invitata anche l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino.

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