Un’ altra vittima siciliana paga con la vita la disgrazia di essere costretto a lavorare in una raffineria. Una delle tante che infestano l’Isola producendo inquinamento e malattie, mentre i profitti volano al Nord.
Si chiamava Salvatore Ganci, 38 anni. E’ morto intossicato da una inalazione di gas. Lascia una moglie e due bambini. E tanta rabbia nei colleghi che per domani hanno annunciato uno sciopero per protestare contro le misure di sicurezza evidentemente carenti.
“Si registra un grave susseguirsi di incidenti con cadenza giornaliera. – dicono i sindacati – Non si è ancora risolto il caso della nube tossica che sabato ha investito Melilli e Priolo, episodio che non ha ancora un responsabile, ieri sera, a causa di un fuori servizio al turbogas di Isab Sud, si è fermata l’intera raffineria ed oggi siamo invece davanti ad un ragazzo che perde la propria vita sul proprio luogo di lavoro. Adesso basta Non è più tempo di aspettare. Abbiamo sino ad oggi, tenuto un atteggiamento responsabile, ma la stessa responsabilità non si è registrata da parte delle aziende”.
Che la situazione sia grave, lo dimostra anche questa foto scattata da chi scrive, all’una di stamattina, a Priolo. Una grossa nube che si alzava dallo stabilimento. Impressionante. Le autorità hanno minimizzato. Ieri sera, verso le 22, il sindaco ha inviato un sms ai cittadini: “Sfiaccolamento stabilimento Isab Sud per blocco reparti. Tutto sotto controllo, non ti allarmare”. Fatto sta che un operaio è morto proprio stanotte.
Comunque la Isab, oggi ha fatto un comunicato strappa lacrime:
“È con estrema tristezza che vi informiamo che alle ore 1.30 circa del mattino uno dei nostri operatori presso limpianto CR37 della Raffineria ISAB Impianti NORD, il signor Salvatore Ganci di 38 anni, è morto in circostanze che sono in fase di accertamento da parte delle autorità inquirenti incaricate delle indagini.
Il nostro operatore, che lavorava in questo impianto da 10 anni, aveva appena svolto un normale controllo in campo con gli impianti regolarmente in esercizio. Cercato via radio, dopo il controllo, non ha dato risposta. Un collega, cui era stato chiesto di rintracciarlo, lo ha trovato privo di sensi sulla strada.
I mezzi di soccorso interni sono intervenuti ed il personale di pronto soccorso ha provato a rianimarlo ma ogni tentativo è stato vano.
Le circostanze della morte sono, come detto, in fase di accertamento da parte delle autorità inquirenti cui ISAB sta fornendo tutta la collaborazione richiesta. ISAB ha inoltre avviato le sue indagini interne per accertare la causa dellevento.
La società e tutti i colleghi si stringono intorno alla moglie, ai due bimbi ed a tutta la famiglia in questo momento di profondo dolore”.
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