Movida bus, Ludovico Balsamo critica la giunta «Ciclisti alla conferenza dei servizi, i consiglieri no»

«Alla conferenza dei servizi di domani mattina sul tema del Movida bus saranno presenti dei rappresentanti dei commercianti, il sindaco, l’assessore alla Viabilità, quella alle Attività produttive e persino Centrocontemporaneo e l’associazione Salvaiciclisti. Che contano per Bianco più dei dodici consiglieri della commissione Commercio, che non sono tutti appassionati di ciclismo». La dura critica ai rapporti che l’amministrazione guidata da Enzo Bianco intrattiene con i rappresentanti dei cittadini a Palazzo degli elefanti viene dal consigliere comunale di maggioranza Ludovico Balsamo, presidente della VI commissione permanente dedicata al Commercio. Nessun membro della sua commissione sarà presente alla riunione di domani. 

«L’amministrazione ci coinvolge sempre poco, e nello specifico non si può organizzare una conferenza dei servizi senza invitare almeno un esponente del consiglio. Siamo stati noi – prosegue l’esponente di Articolo 4 – a cercare di mediare con i commercianti arrabbiati per il Lungomare liberato, prima dell’assessora alle Attività produttive Angela Mazzola che sembra non sapere quello di cui si parla. Inoltre abbiamo fatto ben tre riunioni di commissione nelle quali abbiamo proposto noi consiglieri di spostare il Movida bus in piazzale Sanzio (come annunciato dall’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata in un recente incontro a Cittàinsieme, ndr), dopo l’esperienza fallimentare di piazza Carlo Alberto, con le multe fatte anche dopo l’annuncio della dismissione del parcheggio notturno»

Balsamo ricorda come «fino a ieri ho ricordato a D’Agata quanto fosse importante partecipare alle discussioni. Perché l’argomento è assolutamente importante. Come la presenza di un membro della commissione Commercio, come di uno della commissione Viabilità e Trasporti, anche lui non invitato, fosse indispensabile. Spero – conclude Balsamo – che non si stia procedendo a nuove chiusure del centro storico e a nuove vessazioni degli stanchi e scoraggiati automobilisti che non hanno ancora dimenticato lo stillicidio di quella folle ordinanza che la stessa amministrazione ha poi riconosciuto fallimentare».