Mostra..mente, esposte 26 opere di ragazzi autistici «Uscire dal silenzio e immaginare un futuro diverso»

«Ammirare i loro quadri e l’emozione dei nostri figli che trovano il coraggio di esporsi, pensare che ci possa essere qualcosa per loro è una commozione indescrivibile. L’arte, così, può essere non soltanto un mezzo per aiutare i ragazzi a uscire dal loro silenzio, ma anche uno strumento per immaginare un futuro diverso». Un obiettivo che sembra già in buona parte realizzato, come dimostra l’ottimo risultato di Mostra…Mente, la rassegna pittorica, giunta alla seconda edizione, con protagonisti cinque ragazzi neurodiversi di età compresa fra i 14 e i 24 anni, autori di 26 opere, esposte ieri nei locali del Centro culturale Biotos a Palermo, e vendute nel giro di poche ore. Un modo nuovo e coraggioso per far parlare l’autismo attraverso il linguaggio dell’arte come racconta Daniela Pizzuto, mamma di una ragazzo di 17 anni affetto da autismo, e presidente del comitato L’Autismo Parla che, in prossimità della Giornata Mondiale dell’Autismo, ha realizzato la kermesse e promuove le azioni del comitato. 

«Spesso viviamo in un contesto in cui si perdono le speranze – racconta Daniela – dalla diagnosi dello spettro autistico comincia una dura battaglia, un processo doloroso che devasta se non si ha la prontezza di reagire. Può solo esserci un peggioramento per il ragazzo e la famiglia che diventa totalmente autistica rinchiudendosi in se stessa». La sindrome autistica, infatti, penalizza alcune funzioni cognitivo-comportamentali ma, di contro, a volte sembra esaltarne altre, come la manualità e la riproduzione minuziosa. «I ragazzi autistici spesso dimostrano una spiccata inclinazione per le attività manuali – prosegue – e crediamo che la pittura in particolare possa rappresentare per loro una forma di inserimento sociale. Pensiamo si debba uscire da schemi usuali che li esclude a priori da qualunque attività, per questo abbiamo pensato all’arte come a una via privilegiata per azzerare le differenze». 

L’associazione, spiega Pizzuto, si occupa principalmente di tutela e difesa dei soggetti affetti da autismo e sostiene le loro famiglie: «Molte di loro spesso non accedono all’abc degli strumenti di sostegno previsti dalla legge per colpa di un’informazione carente». Un fenomeno spesso sopravvalutato In Sicilia dove si contano 5 mila soggetti autistici, di cui 1.800 solo nel capoluogo e la sua provincia. I dati, però, sono aggiornati al 2007 perché purtroppo non c’è più un osservatorio dedicato. «Una famiglia dovrebbe essere accompagnata lungo tutto il percorso invece, dopo la visita iniziale si ritrova sola, senza una presa in carico da parte delle istituzioni. Così, le indirizziamo sotto il profilo sanitario e sociale e siamo a disposizione per una parola di conforto con un telefono h24».

Le opere, realizzate da Chiara Costa, Sara Mormando, Marco Previti, Anastasia Runfolo e Noah Isabella spaziano dal ritratto al paesaggio, dall’astratto all’illustrazione, utilizzando le tecniche pittoriche più varie. Arricchisce la mostra un’area dedicata ai manga con gadget realizzati sui disegni di una delle ragazze, Sara Mormando, che, come spiega il padre Gaetano, membro del Comitato, ha voluto dare forma concreta alla sua passione per il fumetto giapponese. Il ricavato delle donazioni per le opere è andata interamente ai ragazzi e come ribadisce più volte Daniela, non si tratta di una donazione tout court: «Rifugiamo da qualunque pietismo, sia chiaro, esponiamo solo quadri che andrebbero venduti a prescindere».

A contribuire al sostegno economico delle attività del Comitato anche cinque quadri di artisti palermitani, come spiega il vicepresidente del Comitato Luciano Tipa: «Ringraziamo di cuore Anna Torres, Daniela Verduci, Danilo Maniscalco, Fausta Di Pietrantonio e Peppe Caccia per la loro generosità e sensibilità verso le problematiche che comporta la sindrome autistica, che colpisce sempre più bambini in Italia e nel mondo». L’obiettivo finale è quello di creare una galleria d’arte permanente per esporre i loro quadri: «Siamo in attesa di un bene confiscato che abbiamo indentificato nella speranza che il Comune possa assegnarlo al più presto» conclude Pizzuto. 

Antonio Mercurio

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