«Se ne è andato Salvo Mandarà. Lottava da tempo contro la leucemia. Salvo viaggiò con noi in camper nel 2013 durante tutto lo Tsunami Tour facendo le dirette da tutti i palchi d’Italia con un semplice smartphone. Le dirette che fece in quei 40 giorni furono seguite da milioni di persone. Gli dicevo sempre che quando si metteva il cappuccio per ripararsi dal freddo somigliava a Igor, lo straordinario personaggio di Frankenstein Junior. Lui rideva come un matto e diceva “Lupo ululà e castello ululì.” Che tempi, che ricordi! Salvo poi giustamente seguì la sua strada, ma l’affetto che ci legava è sempre rimasto intatto. Ciao Salvo e grazie di tutto. Con affetto, Beppe».
Così Beppe Grillo sul suo blog ha salutato l’amico Salvo Mandarà, che si è spento questa mattina, a 51 anni, all’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla dove si trovava ricoverato da domenica scorsa per accertamenti che avevano mostrato un chiaro ed aggressivo ritorno della malattia. Ingegnere dalla natura assai poliedrica, era originario di Vittoria ma per molti anni aveva vissuto in Lombardia. Aveva due figli.
Circa un anno e mezzo fa, convinto com’era che «il lavoro ci rende schiavi», la coraggiosa decisione di lasciare tutto, di licenziarsi dalla multinazionale nella quale aveva lavorato per 20 anni e di vivere secondo le sue regole, trasferendosi a Scoglitti e accontentandosi delle offerte che arrivavano da chi seguiva la sua anticonvenzionale web tv nella quale trattava, senza timore di querele e censure, gli argomenti più svariati: dalle banche al canone tv, da come diventare uomini liberi all’amore per l’ambiente, dai vaccini (era dichiaratamente un no vax) alle cure alternative. Idee che hanno diviso e fatto discutere, che hanno portato Facebook a bloccargli il profilo innumerevoli volte, ma delle quali lui andava fiero.
Della sua passione (in passato aveva fatto anche radio) aveva fatto il suo lavoro, diventando «un reporter per caso» come si definiva lui stesso nella presentazione sul suo blog Salvo5puntozero, dove gli amici ora lo stanno salutando e omaggiando. Una passione scoperta un po’ per caso, durante la campagna elettorale del Movimento 5 Stelle per le regionali in Sicilia del 2012. «In quell’occasione – scriveva – ho scoperto, a 46 anni suonati, di amare il lavoro del cronista. In effetti l’ho sempre fatto, ma solo ad ottobre 2012 le migliaia di commenti di amici e conoscenti, troppo benevoli, mi hanno convinto a provare a farlo più spesso. E l’ho fatto!».
Non parlava molto della sua malattia, anzi. A chi gli chiedeva notizie sul suo stato di salute rispondeva sempre che andava tutto bene, poi la febbre incessante e il ricovero. La salma è stata trasferita nello studio della sua amatissima web tv a Scoglitti per la camera ardente. I funerali saranno celebrati lunedì alle 11 nella chiesa di Scoglitti.
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