«L’esperienza di Gino Strada è una lezione per tutti e un monito agli Stati troppo spesso disattenti o anche ostili a fasce sociali e persone in precarie condizioni ed esposte a sofferenze e morte». Lo ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando dopo avere appreso la notizia della morte del fondatore di Emergency che era cittadino onorario di Palermo. «Nel 2014 gli abbiamo conferito la cittadinanza onoraria per il suo impegno e per l’impegno di Emergency nel mondo e con una presenza anche a Palermo per avere cura della vita e degli invisibili ai margini della società».
Il riconoscimento era stato conferito a Gino Strada durante una cerimonia nella sala delle Lapidi di palazzo delle Aquile. Nella pergamena consegnata al medico fondatore di Emergency un ringraziamento anche per «avere dotato la città di un poliambulatorio che presta assistenza ai migranti con o senza permesso di soggiorno».
In quella occasione, il primo cittadino aveva commentato che la cittadinanza onoraria a Gino Strada era «la conferma che è possibile essere orgogliosi delle nostre radici e della nostra identità senza per questo morirne soffocati, scoprendo e ricordando ogni giorno che esistono altri mondi e altre identità che meritano lo stesso rispetto». «Palermo è una delle città più multiculturali del mondo – aveva detto Gino Strada – Per me è un onore essere cittadino palermitano, ma tutto questo ha un retrogusto di amarezza perché Emergency presta soccorso nei Paesi di guerra».
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