Morto a 82 anni il capomafia Ciccio La Rocca La salma rientrerà a San Michele di Ganzaria

Il boss Ciccio La Rocca è morto all’età di 82 anni. Il decesso è avvenuto questa mattina intorno alle 6 al Policlinico di Bari, dove il capomafia si trovava da circa due settimane in stato di detenzione domiciliare per l’aggravamento delle condizioni di salute. La Rocca, fondatore della famiglia mafiosa di Caltagirone e boss sanguinario, stava scontando l’ergastolo

In primavera la sua uscita dal carcere di Opera, a Milano, in piena pandemia Covid-19 aveva destato scalpore, perché arrivata nelle stesse settimane in cui è esplosa la polemica sulla nota partita dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria in merito al monitoraggio delle condizioni di salute dei detenuti potenzialmente esposti al Covid. La Rocca era tornato a casa per alcuni mesi, rimanendo ai domiciliari senza braccialetto elettronico, per poi essere nuovamente rinchiuso nel penitenziario di Bari, per decisione del magistrato di sorveglianza che, in seguito a una serie di accertamenti sanitari, ha ritenuto le condizioni dell’82enne compatibile con il regime di detenzione.

Il curriculum criminale di La Rocca è stato di altissimo livello. Un tempo allevatore, il boss calatino è stato un punto di riferimento per i corleonesi di Totò Riina, al punto da avere via libera per la costituzione – a inizio anni Ottanta – di una propria famiglia mafiosa affiliata a Cosa nostra, emancipandosi così dalla famiglia di Caltanissetta. Stando a quanto raccontato da Bernardo Brusca, La Rocca avrebbe anche aiutato la latitanza di Bernardo Provenzano dopo la strage di viale Lazio del 1969. Di lui parlò anche il collaboratore di giustizia Antonino Calderone, esponente della famiglia mafiosa etnea che cedette davanti all’ascesa di Nitto Santapaola. «Dopo che toglieva la vita a qualcuno, si trasformava in una bestia, si scatenava, prendeva a calci e gridava come una belva», furono le parole usate da Calderone per descrivere La Rocca. 

Stando a quanto appreso da MeridioNews, l’autorità giudiziaria ha dato l’ok al rientro della salma a San Michele di Ganzaria, il paese del Calatino di cui era originario La Rocca. Il capomafia avrebbe compiuto 83 anni a gennaio. Rientrati in Sicilia, i familiari cercheranno di capire le modalità con cui l’autorità giudiziaria consentirà la celebrazione delle esequie.

Simone Olivelli

Recent Posts

Servizi sociali, i Comuni non spendono i soldi e Roma manda i commissari. Anci Sicilia: «Colpa di un meccanismo sbagliato»

Lo scorso 18 ottobre sono arrivate da Roma, dagli uffici del ministero dell'Interno, in concerto…

2 ore ago

Ars, la deputata Marianna Caronia lascia la Lega e passa a Noi moderati

La deputata regionale Marianna Caronia lascia la Lega e passa a Noi moderati. Caronia, che…

11 ore ago

Privatizzazione del porticciolo di Ognina, la Regione: «La concessione è legittima, ma la revochiamo se il Comune presenta formale richiesta»

«La concessione è legittima, ma se il Comune ce lo chiede ufficialmente, siamo pronti alla…

12 ore ago

Padre e figlia precipitati col parapendio a Milazzo, probabile causa un guasto tecnico

Ci sarebbe un guasto tecnico dietro l'incidente in parapendio di mercoledì scorso a Milazzo, in…

12 ore ago

Cambiamento climatico, prevenzione ed emergenza: Anpas Sicilia incontra sindaci e istituzioni per un confronto sul sistema di protezione civile

Sabato 23 novembre Anpas Sicilia, l’Associazione nazionale delle pubbliche assistenze, incontra i sindaci e le…

15 ore ago

Privatizzazione del porticciolo di Ognina, il sindaco di Catania chiede alla Regione la revoca della concessione a La Tortuga

Revoca della concessione. È quello che chiede il sindaco di Catania, Enrico Trantino, a proposito…

16 ore ago