«Una pianificazione scientifica». Il comandante dei vigili del fuoco di Nicolosi, Luca Ferlito, non usa mezzi termini. L’incendio che da ieri sta devastando la pineta dei Monti Rossi è opera di uno o più persone che volevano distruggere il polmone verde sopra Nicolosi. Anche stamattina i due canadair – già in azione ieri – hanno lavorato per spegnere le fiamme che appaiono meno alte ma continuano a covare pericolosamente. «Ne avremo per molto tempo – spiega Ferlito – a causa di un problema di orografia del luogo e del fatto che il fuoco passa sotto la lettiera di aghi di pino che giace al suolo. Anche se non fa fumo, le fiamme rimangono subdole e dopo un po’ ricompaiono qualche decina di metri più avanti».
La pineta fortunatamente non è compromessa, «perché l’incendio è radente al suolo e non all’altezza delle chiome», continua il comandante. Ma quasi tutti i versanti sono stati interessati dal rogo: sia a sud, che a ovest che a est, così come in cima, nella fossa del cono vulcanico dove c’era più vegetazione. Per gli uomini della forestale l’origine è dolosa e frutto di uno schema preciso. «Mentre abbiamo iniziato a spegnere le fiamme a ovest, sono partiti nuovi inneschi a sud e poi a nord», spiega Ferlito. Un altro elemento che rafforza la tesi della pianificazione è stato il divampare di un altro incendio, un paio di chilometri più a valle. «In serata siamo stati costretti anche a spostarci più giù perché è scoppiato un altro rogo a Mompilieri. Il fuoco stava per raggiungere una casa, che è stata evacuata e salvata».
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Dalle sei di stamattina due canadair sono entrati in azione. Intorno alle dieci si sono fermati. Uno è stato dirottato su Palermo, dove la situazione è critica. In totale per coprire tutte la Sicilia i mezzi aerei a disposizione sono solo tre, di proprietà dello Stato: uno di stanza a Comiso e due a Trapani Birgi.
Arriva anche un appello da parte del sindaco di Nicolosi, Nino Borzì, che chiede la collaborazione di tutti per superare l’emergenza: «Chiediamo l’aiuto di volontari delle associazioni anche di paesi limitrofi. Al momento siamo in attesa che arrivino volontari da Bronte e Randazzo che si raccorderanno con i Ranger già presenti sul posto, ma aspettiamo anche i volontari del Soccorso Alpino Civile. Serve un ulteriore aiuto nelle ore notturne a partire dalle 22 di questa sera. Chiunque fosse disponibile a svolgere un servizio di avvistamento dalle strade che circondano la pineta è invitato a presentarsi presso l’aula consiliare del Comune alle 19 al fine di essere coordinati dal Corpo Forestale e dal Comando dei Vigili Urbani».
[Foto di Marco Cardullo e Etna Walk]
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