Mario Monti a Palermo: toccata e fuga al Politeama (in fondo, di solito, in questo luogo si fa musica, quindi…) e poi via di corsa. Appena il tempo di fare quattro battute alle televisioni e arrivederci.
Insomma, dopo la prolusione, la conferenza stampa, convocata dagli uomini dello stesso capo del Governo del nostro Paese, di fatto, non c’è stata. Il Presidente del Consiglio, abbiamo appreso chiedendo qua e là, aveva l’aereo alle 19 in punto. Di conseguenza, alle 18 e 25 è sgusciato via. Per i giornalisti della carta stampata e dei quotidiani on line, nulla.
Per carità, non riteniamo di esserci persi molto: anzi. Però non possiamo non riferire ai nostri lettori della particolarità di un Presidente del Consiglio che viene a Palermo, quinta città d’Italia, di fatto a chiudere la campagna elettorale per le elezioni politiche e che va via dopo aver fatto convocare i giornalisti per una conferenza stampa.
Se proprio la dobbiamo dire tutta, non ci è sembrato il massimo. Sarà che abbiamo passato i 50 anni di vita e i 30 anni di professione giornalistica, ma una scena del genere proprio non ce la ricordiamo. Doveva arrivare Monti per farcela ‘vivere’. Come si direbbe dalle parti di Sciacca (ma anche in altre parti della Sicilia, ci dicono), un pomeriggio da aranci ‘terra…
In ogni caso, in questo pomeriggio ‘rococò’ di cose strane, se non tragicomiche, ne abbiamo visto parecchie. A cominciare da una serie impressionante di personaggi improbabili che affollavano un Teatro – il già citato Politeama Garibaldi di Palermo – circondato da Polizia e Carabinieri. Per non parlare delle e degli ‘stoccami in quattro che ‘paraninfeggiavano’ attorno al ‘Signore delle tasse’.
Ma di questo e di altri particolari riferiremo qui sotto. Per ora accontentatevi di questo. In fondo, una conferenza stampa con l’uomo da intervistare che se la dà a gambe è già di per sé una notizia…
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