Arriva come un fulmine a ciel sereno lo stop dalla Corte dei conti che ha ritenuto irricevibile la richiesta di adesione a quanto previsto dalla Legge Finanziaria. Per il Comune di Monreale i giudici amministrativi hanno dichiarato il dissesto finanziario. Il consiglio comunale monrealese adesso, per evitare lo scioglimento, in seguito all’arrivo di un commissario, dovrà prendere atto della dichiarazione di dissesto entro 30 giorni.
«La decisione della Corte è una notizia triste per la nostra città, ma inevitabile», secondo il consigliere comunale di opposizione Marco Intravaia. «Triste epilogo per un Comune ricco di storia e di prestigio come Monreale – dichiara invece Giuseppe La Corte, anche lui consigliere comunale –. È la cronaca di una morte annunciata».
A nulla è servita la decisione del consiglio comunale della città normanna, non senza polemiche, di concedere all’amministrazione un’altra possibilità per salvare le casse comunali. La giunta aveva deciso nei giorni scorsi di chiedere ai magistrati contabili l’accesso a un ulteriore piano di salvataggio, il cosiddetto salva Napoli, previsto dalla Legge di Stabilità inizialmente per salvare il Comune di Napoli dal tracollo finanziario e poi applicato anche alle altre città che si trovavano nelle medesime condizioni.
Il Comune di Monreale, dopo essersi aggrappato a questa scialuppa di salvataggio, avrebbe dovuto rielaborare nell’arco di 45 giorni un nuovo piano di riequilibrio. Piero Capizzi, il sindaco, aveva anche nominato un consulente esterno per tale fine. Una scelta che non è servita a salvare il Comune.
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