Lo sportello unico per le attività produttive (Suap) di Monreale è stato destrutturato e depotenziato. Da mesi si attende che molte pratiche vengano istruite o assegnate all’ufficio competente. Il motore dell’economia della città del Palermitano lavora a scartamento ridotto e c’è chi anche da 250 giorni attende invano autorizzazioni e nulla osta, documenti preziosi per l’avvio di attività imprenditoriali o cantieri.
Dentro ai locali dell’ufficio tecnico monrealese di via VI marzo è presente un solo dipendente comunale. L’impiegato si occupa delle istanze inviate in via telematica allo sportello che è anche privo della figura operativa del responsabile incaricato di coordinare l’attività dell’ufficio. «Oltre 250 giorni trascorsi e ancora pratiche in attesa di essere visionate, assegnate e quindi istruite – dice Massimiliano Lo Biondo, candidato sindaco di Monreale con il movimento #Oltre -. Oltre otto mesi sono trascorsi invano per le forze economiche che attendono di vedere istruita una pratica».
A causa del taglio del personale, dirottato verso altri uffici, il dirigente non riesce a coordinare e a seguire al tempo stesso la quantità di lavoro che richiede il Suap. Un aspetto che incide sul lato amministrativo e su quello informativo poiché condiziona negativamente l’organizzazione e il funzionamento dell’ufficio che deve occuparsi di ricevimento, controllo formale ed invio agli enti competenti, attivazione delle conferenze di servizi e di comunicazione all’utenza dei servizi erogati dallo sportello unico. A ciò si aggiunge anche l’assenza di uno sportello informativo per le attività produttive che dovrebbe occuparsi di informazione all’utenza circa le possibilità e le opportunità connesse all’insediamento delle imprese sul territorio.
A Monreale, a causa della lentezza del Suap, cittadini e imprenditori non trovano un punto di contatto adeguato con la pubblica amministrazione. «La giunta intervenga – afferma l’ex consigliere comunale monrealese Lo Biondo – prima che oltre al danno vi sia la beffa. I cittadini potrebbero chiedere risarcimenti a causa dei prolungati tempi di attesa che potrebbero far perdere finanziamenti e incentivi economici». Il funzionamento o meno dello sportello potrebbe gravare anche su tutte quelle competenze che il Suap così destrutturato non può svolgere a pieno, in materia di agricoltura, allevamento, attività estrattive, industria, artigianato, commercio, turismo e servizi, sanità, edilizia e ambiente. «È un fatto assai grave e inconcepibile – conclude il leader di #Oltre -, soprattutto perché interessa un territorio assai articolato con le sue cinque frazioni, la cui estensione complessiva lo fa collocare al 2° al 6° posto, rispettivamente in Sicilia e in Italia».
A rispondere a Lo Biondo è Alessandro Zingales, da qualche settimana assessore alle Attività produttive del comune normanno. «Mi sto occupando dai primi giorni del mio insediamento di mappare nuovamente l’ufficio tecnico di Monreale che è legato a concezioni di lavoro obsolete – dice a Meridionews l’amministratore -, è chiaro che la pianta organica dello sportello Suap deve essere potenziata». «Stiamo facendo enormi sacrifici per sostenere la macchina amministrativa – continua Zingales -, abbiamo chiesto maggiori risorse umane a sostegno dei dirigenti e abbiamo intenzione di organizzare incontri di formazione per i dipendenti che non hanno dimestichezza con gli strumenti telematici e con i liberi professionisti del territorio».
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