È giallo a Palermo sulla morte di un 50enne, il cui cadavere è stato recuperato in mare a Mondello. A “ripescare” il corpo senza vita dell’uomo nello specchio d’acqua antistante al Charleston sono stati alcuni bagnanti. La vittima è Antonino Battiata, palermitano di 49 anni, agente della polizia penitenziaria, morto per annegamento. Invano i bagnini e poi gli operatori del 118 hanno cercato di rianimarlo. Il cadavere dell’agente è rimasto in spiaggia per ore in attesa del medico legale tra i bagnanti che sono rimasti in spiaggia.
Sempre stamane ma, stavolta, a pochi passi dalla Cala, al Foro Italico è stato scoperto il cadavere di un altro uomo. La vittima è un indiano di 40 anni. A segnalare la presenza del corpo alcuni podisti che si stavano allenando nel lungomare. Sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno potuto fare altro che costatarne la morte. Secondo una prima ispezione cadaverica eseguita dal medico legale il decesso sarebbe stato provocato da cause naturali.
L’uomo è stato assistito dal centro Astalli in piazza Quaranta Martiri a Palermo che si occupa si accoglienza migranti. «Non è un migrante giunto con quelli degli ultimi sbarchi. Noi ne accogliamo trenta – dice Emanuele Cardella uno dei responsabili del centro – L’uomo è un assistito del centro diurno che fornisce servizi doccia, colazione e assistenza disbrigo pratiche». I poliziotti hanno trovato addosso all’immigrato il tesserino del centro.
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