Domenica, dieci del mattino, le spiagge di Mondello sono già gremite di gente, mentre sui marciapiedi e sulla strada che costeggia il lungomare è tutto un affollarsi di pedoni, podisti, ciclisti, mezzi elettrici e auto. Non ancora un traffico da ora di punta, quello veicolare, che scorre in maniera tranquilla in quella che sarà una delle ultime domeniche in cui sarà consentito scendere in macchina fino al confine della spiaggia. Il 15 giugno, infatti, partirà la pedonalizzazione che riguarderà dapprima il tratto dallo stabilimento Italo-Belga fin quasi dentro il paese e in un secondo momento coinvolgerà tutto il lungomare a partire da piazza Valdesi.
Un provvedimento che incontra i favori dei residenti, seppure con molte riserve legate a una sorta di diffidenza maturata nel tempo, a forza di sentirsi, per ragioni che vanno dagli allagamenti alla raccolta dei rifiuti, una parte distante – non solo geograficamente – e poco considerata della città. «Credo che spesso i progetti partano troppo di testa – dice un cittadino – vedono solo l’obiettivo senza vedere che danno procurano. Resto comunque per la pedonalizzazione, ma vediamo come va». Le fa eco una vicina: «Il problema è trovare le strade alternative e fare scorrere il traffico regolarmente. Intanto il tasso d’inquinamento per le persone che vanno al mare e si vogliono godere l’aria del mare, sicuramente diminuisce. Per me è una cosa importante».
Non c’è grande voglia di parlare, la giornata è calda e il mare attira, ma c’è chi comunque non rinuncia a volersi togliere qualche sassolino dalla scarpa. «Predonalizzare qua significa desertificare, adesso – dice il gestore di un’attività di ristorazione proprio al confine di quella che sarà la nuova zona pedonale – Prima di pedonalizzare bisogna organizzare eventi, sagre, così la strada rimane viva. Ma se tu pedonalizzi e stop qui diventa un deserto. Se tu puoi venire solo a piedi, senza nessuna attrattiva, è ovvio che diventa un deserto».
Le recriminazioni dell’uomo però hanno un oggetto ben preciso: i controlli e l’incuria da parte di chi vive la spiaggia. «Se vuoi veramente che la gente venga a Mondello, devi dare un motivo per venire da queste parti – continua – Mondello ha bisogno di attenzione, di cura, di un controllo serio: intorno alle 19 si vede quello che lasciano questi vandali. La spiaggia è in balia di questi balordi, non curanti delle norme di sicurezza, dell’educazione civica, del rispetto per il prossimo».
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