Ieri l’allarme dei cittadini, oggi le rassicurazioni da parte della Capitaneria di porto di Palermo. Dopo le notevoli quantità di polistirolo che si sono riversate sulla spiaggia di Mondello, in tanti si sono chiesti cosa stesse succedendo. E qualcuno ieri, nello specifico i lavoratori della New Marine srevice srl, si è armato di scope e palette per togliere almeno i pezzi più grossi. Ma qual è stato il motivo dell’arrivo di questo materiale, che ha un tempo di biodegradabilità piuttosto lungo (almeno 80 anni)?
Il polistirolo si è riversato in mare a seguito della rottura del frangionde che si trova nel porticciolo di Mondello, che è gestito dal 13 agosto 2018 dalla ditta New Marina Service s.r.l. grazie al rilascio dell’assessorato Ambiente e Territorio. La concessione riguarda un tratto di area demaniale marittima della superficie di 830 metri quadrati, in uno specchio acqueo di 10,470 metri quadrati nel Comune di Palermo, e precisamente all’interno del porto di Mondello, allo scopo di realizzare, per il solo periodo dal 1 maggio al 30 settembre e fino al 31 dicembre 2020, dei pontili galleggianti. Alla ditta comunque sarebbero concessi ulteriori 15 giorni di tempo per smontare le strutture (e pare che si stia provvedendo comunque adesso).
«La ditta è stata diffidata – rende noto la Capitaneria di porto di Palermo – Già ieri ha svolto un primo grande intervento di rimozione, almeno delle parti più grosse. Oggi hanno effettuato un’ulteriore azione in tal senso, e si aspetta l’intervento della setacciatrice che verrà messa a disposizione da parte della società italo belga. Ma per far questo la sabbia deve essere asciutta, perché altrimenti l’intervento della spazzatrice non ha alcun effetto. Quindi se le condizioni permangono queste il polistirolo si potrà rimuovere del tutto domani».
Ma si temono conseguenze sugli equilibri ambientali? Il polistirolo infatti è un elemento che secondo gli studi scientifici ci mette almeno 80 anni a essere eliminato dalla natura. «Non c’è quasi più niente già adesso – è la rassicurazione che arriva sempre dalla capitaneria – Sono rimaste solo piccole particelle che dovrebbero essere portate via domani. Il problema fondamentale è che il mare agitato di questi giorni si è unito alla schiuma bianca, un fenomeno assolutamente naturale dovuto alle alghe in putrefazione che entrano in contatto con altre aree. Quindi l’allarme è stato dovuto probabilmente a questa miscela tra schiuma bianca e polistirolo. La situazione è rientrata alla normalità per un buon 95 per cento».
Oltre ai volontari della pagina facebook Mondello merita di più ieri è arrivato anche un nucleo di attivisti del WWF Sicilia Nord Occidentale, che sembra abbia potuto constatare con i propri occhi che nulla è stato tralasciato e come si sta provvedendo a eliminare ogni traccia del materiale potenzialmente inquinante. Intanto per domani mattina è annunciato un sopralluogo sulla spiaggia da parte della terza commissione consiliare, presieduta da Paolo Caracausi. «È vero che il grosso è stato tolto – dice Astrid Anselmi, che ha seguito la vicenda in prima persona recandosi ieri sulla spiaggia – ma temiamo che dal mare possa arrivare altro. E soprattutto ci si deve affrettare per intervenire sullo strato superficiale della sabbia. Ci sono però buone speranze che con l’intervento della setacciatrice si riesca a togliere quel che è rimasto Personalmente ho chiesto anche l’intervento della Lipu, perché certamente il polistirolo non è un alimento sano per gli uccelli marini».
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