Hashish, cocaina e marijuana spacciate vicino a una scuola superiore, nel piazzale davanti alla chiesa della Madonna delle Lacrime, nelle palizzine delle case popolari della zona nuova della città di Modica e in altri luoghi frequentati soprattutto da giovani anche minorenni. Una rete di spaccio smantellata questa mattina dai carabinieri della compagnia di Modica nell’ambito dell’operazione Bronx. I militari hanno dato esecuzione a dieci misure cautelari (otto custodie in carcere, uno arresto domiciliare e un obbligo di dimora), emesse dal gip del tribunale di Ragusa su richiesta della procura, tra Modica, Scicli e Pozzallo per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefancenti.
Intercettazioni telefoniche e ambientali, osservazioni, controlli e pedinamento hanno permesso di effettuare diversi
arresti in flagranza e di recuperare cospicui quantitativi di droga. In particolare, si tratta di quattro arresti e del sequestro di circa 1,5 chili di sostanze stupefacenti di vario genere. Ad ulteriore conferma, sono state raccolte anche testimonianze e informazioni degli assuntori, molti dei quali minorenni.
Un cospicuo canale di approvvigionamento proveniente da soggetti di Scicli (
Valerio Levante, arrestato lo scorso agosto con circa un chilo di marijuana detenuta nel giardino) e Pozzallo (Salvatore Giardina, soggetto molto attivo nei traffici di droga), entrambi «approvvigionatori di professione», scrivono gli inquirenti. Avuta la droga, gli indagati si sarebbero adoperati per organizzare una rete di spaccio sulla città di Modica. La fase invernale e autunnale dello spaccio sarebbe avvenuta in particolare nella zona delle palazzine popolari di Corso Sandro Pertini e in altre parti della città (come nella centralissima piazza Matteotti). Per il periodo estiva, invece, la droga sarebbe stata smerciata quotidianamente nella zona balneare dei locali della movida giovanile di Marina di Modica.
Durante le indagini – durate da maggio 2018 a febbraio 2019 – è stato ricostruito un episodio in cui
un residente della zona delle palazzine popolari sarebbe stato picchiato da uno degli indagati perché accusato di avere segnalato alle forze dell’ordine quanto avveniva. Da una intercettazione, è emersa anche la preocuppazione di Giancarlo Noto – ritenuto uno dei principali perni dello spaccio – per l’eventuale legalizzazione delle droghe leggere perché, in quel caso, non avrebbe avuto più mercato illecito.
Tutti gli indagati sono già gravati da
precedenti penali specifici. Il giudiece per le indagini preliminari ha sottolineato che «tutti i soggetti avecano una forte proclività a delinquere, svolgendo in modo esclusivo quale sostentamento l’attività di spaccio». A uno degli indagati, infine, viene contestato anche un furto aggravato all’interno di ufficio assicurativo di Modica accaduto nel 2014.
Arrestati con custodia in carcere:
1.
Giancarlo Noto, classe 1994;
2.
Carmelo Rizza, classe 1981;
3.
Andrea Tedeschi, classe 1997;
4.
Valerio Levante, classe 1978;
5.
Emanuele Cannata, classe 1999;
6.
Salvatore Giardina, classe 1975;
7.
Johnny Orlando, classe 1996;
8.
Matteo Matarazzo, classe 1994;
Applicazione misura cautelare degli arresti domiciliari:
9.
Gioele Fede, classe 1995;
Applicazione misura dell’obbligo di dimora a Modica:
10.
Corrado Luminaro, classe 1999.
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