Modica, picchiato ambulante straniero invalido Spedizione punitiva per dei braccialetti negati

Modica, centro storico, piazza Matteotti. Un giovane ambulante spende il pomeriggio nel tentativo di vendere la sua merce – braccialetti e collanine, nello zaino che trascina a fatica con sé, come la gamba (invalida) – quando viene aggredito e picchiato. Il venditore, di origine senegalese, è accompagnato in ospedale in ambulanza a causa delle ferite riportate. Sono quasi le sei del pomeriggio di sabato 25 aprile, i piccoli locali sono ancora chiusi o stanno per aprire e preparasi ad accogliere i clienti. Secondo la ricostruzione della polizia, due giovani di 21 anni – che abitano a Modica, uno è originario di Vittoria – incrociano il 25enne senegalese e chiedono in regalo alcuni monili. Al rifiuto del venditore inizia la «spedizione punitiva», come viene definita dagli autori delle indagini: l’ambulante viene accerchiato, ingiuriato e picchiato, con calci e pugni. Un caso non isolato negli ultimi mesi. Fatti che hanno reso insicuri residenti e commercianti.

Secondo la versione fornita dagli attivisti del Movimento cinque stelle – uno di loro si trovava nelle vicinanze e sarebbe accorso subito dopo – gli autori della violenza sarebbero stati in quattro e avrebbero utilizzato anche pietre e bastoni. L’aggressione, dichiarano, sarebbe avvenuta «presumibilmente per motivi razziali» e, come riportato nella nota diramata, dimostrerebbe «quanto la propaganda razzista dei professionisti dell’odio razziale produca effetti nefasti, soprattutto sulle fasce disagiate della popolazione italiana».

Il peggio sarebbe stato evitato grazie all’intervento di esercenti e passanti, accorsi sentendo le grida durante la violenza. Un gruppo di cittadini ha allontanato gli aggressori dalla vittima e li ha trattenuti sul posto, fino all’arrivo della polizia. Gli agenti del commissariato di Modica, intervenuti alcuni minuti dopo, hanno così identificato due giovani – frequentatori abituali della zona – che sono stati denunciati per lesioni personali. Il contributo di una testimone ha consentito inoltre di ritrovare un coltello a scatto, di proprietà dei due, che era stato buttato nella spazzatura prima che arrivassero le forze dell’ordine. Il venditore è stato portato in ambulanza in ospedale, dove i medici gli hanno diagnosticato ferite guaribili in dieci giorni. L’ambulante non è ancora tornato tra le strade del quartiere centrale, dove vendeva abitualmente ed è conosciuto da molti. 

Nei mesi scorsi una serie di eventi violenti si sono registrati nella zona. A settembre, novembre e dicembre, erano scoppiate delle risse, che avevano visto coinvolti quasi sempre uomini di provenienza nordafricana. Il clima di tensione nella zona rischia di crescere ancora. Si respira infatti un’aria pesante nei dintorni di piazza Matteotti. Un esercente locale si sfoga: «Un tempo questa era una zona tranquilla. Ai turisti che chiedevano se il quartiere fosse sicuro, davamo risposte positive. Adesso non abbiamo nemmeno il coraggio di rispondere». Una situazione che potrebbe danneggiare anche il tessuto economico del territorio: «Il clima non è più sereno. Ne succede una a settimana. Solo nei casi più gravi arrivano le denunce. Ma quelle che vengono definite ragazzate sono comunque risse, e accadono troppo spesso».

Andrea Gentile

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