«Per adesso quello che si poteva fare è stato fatto». A parlare è Rosario Perrotta, direttore dell’unità operativa di Chirurgia plastica e ricostruttiva dell’ospedale Cannizzaro di Catania, poche ore l’intervento a cui è stato sottoposto un 16enne di Modica, rimasto ferito la notte di capodanno per l’esplosione di un petardo. Il ragazzo ha perso l’uso di un occhio e ha subito l‘amputazione della mano sinistra. «Il giovane è arrivato da noi dopo essere stato medicato e stabilizzato all’ospedale Maggiore di Modica – spiega il chirurgo a MeridioNews -. L’intervento è durato circa quattro ore e ha visto impegnate due equipe, la mia e quella oculistica».
I medici hanno potuto fare ben poco per l’arto più danneggiato. «La mano era ridotta molto male e l’unica via percorribile è stata quella dell’amputazione poco sopra il polso – continua Perrotta – mentre per l’altro arto, anch’esso ferito, abbiamo dovuto effettuare una parziale amputazione del pollice che abbiamo ricostruito in sala operatoria. Bisognerà attendere per capire la capacità di riprendere la funzionalità dell’arto, anche perché per adesso bisogna attendere le evoluzioni del quadro clinico». In situazioni come queste, infatti, i rischi di infezioni non sono da escludere. «È una valutazione che viene fatta da prassi, ma è giusto monitorare questo aspetto».
Il 16enne dovrebbe rimanere ricoverato per alcuni giorni, per poi ritornare a casa. Ad assisterlo nell’ospedale etneo, dove si trova un coordinamento urgenze microvascolari (Cumi) di riferimento per l’intera Sicilia, ci sono i familiari. «È senz’altro un momento molto particolare, ritrovarsi la vita stravolta in un attimo non è di certo facile da gestire», commenta Perrotta. Che sulla dinamica dell’incidente non si sbilancia. «Il ragazzo ha dato versioni discordanti, non si sa se stava maneggiando il petardo o se invece gli è arrivato addosso, ma dal punto di vista sanitario indagare su questo aspetto è poco interessante – sottolinea -. Quello che è certo è che si è trattato di una deflagrazione molto potente». In futuro il giovane potrebbe essere sottoposto a nuovi interventi. «Potrebbe essere deciso nell’ottica di migliorare la ripresa della mano destra, ma per dire se sarà necessario o meno bisogna aspettare. Per il momento – conclude il chirurgo – è stato fatto tutto quello che era possibile».
I festeggiamenti per l’inizio del nuovo anno in Sicilia hanno registrato altri feriti. A Messina, un 62enne ha perso una mano e un 32enne tre dita. Circostanza quest’ultima verificatasi anche nel Siracusano. Incidenti anche nel Palermitano, dove sono quattro le persone rimaste ferite.
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