Il futuro della pista ciclabile di viale del Fante passa da un tavolo tecnico convocato dall’assessora comunale alla Mobilità Iolanda Riolo. In questa riunione – che si terrà il 18 dicembre, e alla quale parteciperanno i tecnici comunali, il responsabile dell’Amat Domenico Caminiti, e un paio di consulenti ed esperti in materia di piste ciclabili – si dovrà stabilire come riconnettere i due tratti separati della ciclovia e come metterla a sistema.
Infatti la pista, realizzata alcuni mesi fa dalle maestranze Amat, all’inizio si snodava senza soluzione di continuità da piazza Leoni fino al cancello oltre il giardino Vincenzo Florio (cioè Case Rocca), ma da inizio ottobre risulta spezzata in due dopo le prescrizioni della Prefettura che hanno vietato l’utilizzo dei cordoli nel tratto antistante lo stadio per motivi di sicurezza, visto che potevano essere d’intralcio in caso di evacuazione degli spettatori e i blocchetti di pietra che ne fanno parte avrebbero potuto essere asportati e lanciati. Il risultato è che al momento ci troviamo con una pista che arriva solo fino all’ingresso della piscina (monodirezionale, tra l’altro), con un moncone – inutile – di appena 180 metri (bidirezionale) davanti al giardino di Case Rocca. E in mezzo, nel tratto che comprende ippodromo, stadio Barbera e stadio delle Palme, solo delle strisce nere che coprono l’unico ricordo della ciclabile, vale a dire la (ex) segnaletica orizzontale.
Però l’assessora non ci sta: «La pista non deve morire. La segnaletica orizzontale è stata rimossa con ogni probabilità per evitare responsabilità in capo all’amministrazione, data la forzata assenza di protezioni. Personalmente ho ipotizzato che in quel tratto si possa almeno mettere il cordolo giallo in plastica del tipo corsie bus, cosa che chiederemo alla Prefettura. Comunque abbiamo imparato la lezione, non abbiamo niente da inventarci e non faremo voli pindarici. Col tavolo tecnico prenderemo decisioni pratiche». Una di queste dovrebbe riguardare il tratto successivo a Case Rocca, dove attualmente finisce – da progetto – la pista ciclabile. «La mia proposta – prosegue l’assessore – è di chiudere alle auto viale Rocca e renderlo pedonale e ciclabile, inglobandolo nel tracciato della pista, che verrebbe così collegata a quella della Favorita, dandole così un senso».
Ma la pista di viale del Fante non è l’unica sulla quale si sta puntando l’attenzione della responsabile del settore Mobilità. Infatti Riolo assicura che verrà ultimata la ciclabile di via Dante, che teoricamente dovrebbe arrivare fino al giardino della Zisa ma ora si attesta solo fino a piazza Principe di Camporeale. Inoltre «dove sarà tecnicamente possibile, sarà installato sempre il nuovo tipo di cordolo. Dipenderà dalle caratteristiche delle strade interessate». In pratica l’operazione che sta coinvolgendo in queste settimane la stessa via Dante, con l’apposizione del cordolo stile viale del Fante (più alto, più largo, più protettivo per i ciclisti) al posto di quello usuale giallo.
Discorso diverso per la pista di via Libertà, più volte oggetto di critiche da parte degli utenti e delle associazioni dei ciclisti. Corsie, lo ricordiamo, tracciate sui marciapiedi del tratto Politeama-Croci un anno fa in via sperimentale, come recitava l’ordinanza istitutiva dell’ufficio Traffico, la 1225 del 13 ottobre 2016. «Per questa pista – osserva – dobbiamo concordare come agire con l’assessore Arcuri, dato che prima vanno realizzati degli interventi importanti sui marciapiedi. Se ne parlerà tra qualche mese. In tal senso l’obiettivo per il 2018 è la programmazione, cioè almeno decidere se mantenere questa ciclovia, aggiustandola e rendendola definitiva, oppure eliminarla».
Infine a breve potrebbe nascere una nuova pista in via Sciuti: «La vogliamo realizzare – spiega l’assessore – sfruttando la corsia bus (sulla falsariga di quanto accade già, ad esempio, in via Roma, ndr). È’ fattibile in tempi rapidi».
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