Misterbianco, si dimette il vicesindaco Santapaola Ai domiciliari nel maxi-blitz su mafia e scommesse

Nino Di Guardo ribadisce il suo stupore anche nel comunicato stampa istituzionale. Il sindaco di Misterbianco aveva detto, questa mattina, di avere appreso da MeridioNews la notizia dell’arresto del suo vicesindaco, Carmelo Santapaola, accusato di intestazione fittizia nell’ambito della maxi-inchiesta su mafia e scommesse. Il locale in questione è stato sequestrato lo scorso 14 novembre. Adesso il numero due del Comune misterbianchese, secondo quanto sostiene il primo cittadino, si è dimesso. «Nei giorni scorsi mi aveva assicurato che era del tutto estraneo all’operazione delle forze dell’ordine – si legge nella nota di Di Guardo – Prendo atto della tempestività delle sue dimissioni e spero che possa dimostrare la sua estraneità nelle sedi opportune».

Secondo i magistrati, Santapaola sarebbe stato in realtà il titolare dell’Orso bianco caffè di via Milano, nel quartiere di Monte Palma. L’attività commerciale, intestata al figlio 25enne, per l’accusa sarebbe stata in realtà appannaggio del politico e dei fratelli Placenti, cugini di primo grado di Carmelo Santapaola e ritenuti un punto di riferimento per la famiglia di Cosa nostra Santapaola-Ercolano. «Questo episodio – continua il sindaco – non intacca minimamente l’attività della mia amministrazione, che è stata e sarà sempre improntata al rispetto della legalità, alla lotta al malaffare e alla mafia». Nei prossimi giorni, Nino Di Guardo provvederà alla sostituzione dell’assessore alle Manutenzioni (delega finora detenuta dal 49enne oggi arrestato) e all’assegnazione del nuovo ruolo di vicesindaco.

Redazione

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