SEMBRA CHE LE DENUNCE DEI GRILLINI A PROPOSITO DELLO SCANDALO DEI SOLDI FACILI AGLI ELETTI NEI MUNICIPI TROVINO ANCHE IN QUESTO COMUNE UNA CLAMOROSA CONFERMA
di Ignazio De Luca
Domenica scorsa, da queste stesse colonne, vi abbiamo parlato della curiosa omonimia tra il consigliere comunale di Misterbianco, Paolo Orlando, nato a Catania il 17 gennaio 1980, e il titolare di una ditta individuale Orlando Forniture, azienda specializzata in abiti di lavoro, che mediante affidamento diretto ha ricevuto dal Comune la commessa di dotare i 5 addetti alle strutture sportive dell’abbigliamento (multiplo invero) previsto dalla legge.
Torniamo ad occuparci del consigliere comunale Paolo Orlando per un altra ancor più curiosa condizione in cui lo stesso si trova.
Trattasi della doppia veste, in armonia con gli abiti su misura che burocrati e politici confezionano al Comune di Misterbianco, che il consigliere comunale Paolo Orlando classe ’80, indossa .
Ci risulta, da atti ufficiali, che il consigliere comunale Paolo Orlando abbia risolto il problema lavorativo: è, infatti, contemporaneamente, imprenditore e lavoratore dipendente!
Come al solito, non ci trovano niente di strano i dirigenti burocrati che emettono le determinazioni di liquidazione riguardanti il consigliere Orlando, con eccessiva disinvoltura.
Ci riferiamo alle determinazioni dirigenziali del primo settore n. ri 67, 589 e 1682 del 2013, rispettivamente di 2.066,00 euro, di 1.475,00 euro e di 4.444,64 euro. Tali determinazioni risultano essere state liquidate a rimborso delle ore di assenza del lavoro, per espletare il mandato elettorale, conferito dal popolo sovrano di Misterbianco al Consigliere Paolo Orlando .
La ditta che richiede il rimborso si chiama ORLI E ROSÈ di Puleo Rosanna, nata a Catania il 27 febbraio 1961. La particolarità della ditta individuale Orli e Rosè sta nel fatto che la titolare è la madre del Consigliere Paolo Orlando.
Abbiamo anche notato la sufficienza con cui il responsabile unico del procedimento, Antonino Chiarenza, acquisisca la documentazione di rito, richiesta per la liquidazione. Infatti la ditta Orli e Rosè invece del codice fiscale di Paolo Orlando espone quello della titolare Puleo Rosanna, giusto protocollo del 21 novembre 2012 n. 58050 e del 22 gennaio 2013 n. 3858 .
Eppure malgrado la richiesta di migliaia di euro sia, come dire?, un po’ ‘latina’, si liquida disinvoltamente. Proprio bravi questi del primo settore, un plauso anche alla dirigente dottoressa Giuseppina De Martino.
Detto questo, va precisato che i rimborsi alle aziende presso le quali lavorano i consiglieri comunali sono previsti da una discutibile legge regionale che i burocrati applicano. Dunque, la responsabilità non è dei burocrati, ma della politica che approva e non cambia queste leggi.
Sintetizzando, possiamo affermare che i 176 cittadini di Misterbianco che hanno eletto il consigliere comunale Orlando gli hanno regalato una sorta di bingo.
L’omonima ditta individuale Orlando forniture incassa dal Comune il corrispettivo per la fornitura di innumerevoli capi di abbigliamento di lavoro per i 5 addetti alle strutture sportive; poi il Comune rimborsa le assenze dal lavoro del dipendente figlio alla ditta della madre; infine il Comune paga ancora le indennità mensile dovute al Consigliere.
Ma quanto costa ai misterbianchesi il consigliere Orlando?
Ricordiamo che, proprio sullo scandalo dei rimborsi ai consiglieri comunali da parte dei Comuni (in realtà, ad essere rimborsate sono le aziende che li hanno assunti), è in corso una battaglia politica da parte del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. I deputati grillini, che hanno presentato un disegno di legge per cambiare una normativa che apre le porte a incredibili anomalie a carico delle ‘casse’ della pubblica amministrazione, stanno raccogliendo un dossier che riguarda tutti i Comuni dellIsola. Per denunciare i casi di bizzarra amministrazione. Chissà se sono al corrente di quanto succede a Misterbianco, vero e proprio Comune mangia e bevi.
Questo incredibile andazzo, infatti, scivola addosso come se niente fosse a tutta la classe politica di Misterbianco, di maggioranza e di opposizione. Con una classe burocratica prona alle prepotenze della mala politica.
Nel frattempo il Sindaco, Nino Di Guardo, pare che non veda proprio niente di tutto quanto succede nella città da lui amministrata.
Ci auguriamo che il nuovo Segretario Generale da poco insediatosi, dott. Vincenzo Marano, riesca a porre un freno a questa vera e propria deriva istituzionale.
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