Avrebbe minacciato di dare fuoco all’appartamento in cui si trovava con la moglie e la figlia neonata. È accaduto a Carini, il grosso centro del palermitano, scosso ieri dall’omicidio di Francesco Bologna, 70 anni, colpito a morte da una coltellata sferrata dalla figlia Stefania, 38 anni. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, un uomo di 28 anni, al culmine di una lite familiare, avrebbe minacciato di uccidere la consorte e la figlia neonata. Lunghi minuti di caos e paura nell’appartamento di via Papa Giovanni XXIII prima dell’arrivo del personale del 118 e dei carabinieri.
Bloccato dai militari, è stato condotto in caserma e interrogato per ricostruire la dinamica della vicenda. Il 28enne, che in passato è stato in cura per disturbi psichici, è stato ricoverato in regime di trattamento sanitario obbligatorio all’ospedale di Partinico. Durante il Tso, l’uomo ha sfregiato il viso a un vigile urbano di Carini con una lametta. L’aggressione è avvenuta nei locali del nosocomio. Da qui il vigile è stato trasferito al reparto di chirurgia plastica dove è stata ricucita la ferita al volto.
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