«Sei vicino alla morte. R.I.P». Questo il messaggio che il 24 agosto era stato scoperto dal primario del reparto di Oftalmologia dell’ospedale Umberto I di Siracusa Paolo Caruso. L’uomo aveva denunciato le minacce. La scritta era comparsa sul muro dello studio medico, associato a simboli che richiamavano la svastica e una falce e martello.
Dalle indagini della Digos, che ha analizzato anche gli impianti di videosorveglianza dell’area, sono emersi elementi che hanno portato a un dipendente dell’ospedale che lavora nello stesso reparto di Caruso. L’uomo, il 22 agosto, si sarebbe recato all’interno dell’ospedale senza motivo. A quel punto la procura ha deciso di effettuare una perquisizione domiciliare durante la quale è stata rinvenuta una bomboletta spray compatibile con quella usata per scrivere le minacce.
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