Costume e società

Milazzo è la città italiana con più biodiversità. «Dati raccolti dai cittadini scienziati»

Oltre 2100 nuove specie, 17.362 osservazioni e 254 partecipanti. Sono questi i numeri che hanno fatto di Milazzo la città con maggiore biodiversità d’Italia nel 2023. La cittadina in provincia di Messina ha infatti partecipato alla gara mondiale sulla diversità biologica – City Nature Challenge – classificandosi al terzo posto in Europa e 22esima a livello mondiale. «Abbiamo superato – dichiara soddisfatto Carmelo Isgrò, il direttore del Museo del mare di Milazzo (MuMa) che, per la terza volta consecutiva, ha coordinato la partecipazione alla gara – anche città con milioni di abitanti come Vienna, Londra, Parigi e New York». Il gradino più alto del podio per Milazzo sia per il numero di osservazioni effettuate (17.362) che per numero di specie individuate (2110) tra il 28 aprile e l’1 maggio all’interno dei confini terrestri e nelle acque che circondano la penisola mamertina, compresa l’area marina protetta di Capo Milazzo. «Un evento – commenta Isgrò – che ha fornito di nuovo l’occasione per documentare e raccontare la straordinaria biodiversità della città. Per noi si tratta di un risultato impressionante».

Fotografie e registrazioni di suoni, fatte da appassionati della natura e volontari di tutte le età, hanno riguardato piante tipiche locali (leccio, mirto, roverella, olmo) ma anche aliene (stramonio, tabacco glauco, lantana, boeravia scarlatta), fiori spontanei, orchidee anche di specie rare e protette, animali selvatici anche in pieno centro città. Dagli uccelli (come gabbiano reale, verzellino, merlo, occhiocotto, gruccione, upupa) agli anfibi (rospi, raganelle, lucertole, gechi), ma anche conigli, molluschi, insetti e aracnidi. E poi gli animali che popolano il mare: la bavosa pavone, la castagnola mediterranea, la donzella pavonina, la salpa, la cernia bruna e anche le stelle marine rosse. «Le osservazioni effettuate sono state raccolte sulla piattaforma online iNaturalist e si è provveduto all’identificazione delle specie osservate. Tutti i dati raccolti – sottolinea Isrò – costituiscono un’importante banca dati utilizzabile da scienziati e studiosi della biodiversità. Un termometro, un indicatore in grado di farci comprendere lo stato di salute dell’ambiente in cui viviamo».

La City Nature challenge è un’iniziativa di citizen science, ovvero di scienza dei cittadini che permette a ogni partecipante di trasformarsi, per qualche giorno, in uno scienziato e di imparare a conoscere la biodiversità del proprio territorio. «Le classifiche – osserva il direttore del Museo del mare di Milazzo – non tengono conto di importanti fattori quali la superficie delle città e il numero di abitanti che partecipano alla gara. Questo non fa che rendere ancora più importanti i dati raccolti a Milazzo, che ha partecipato al censimento con una superficie di gran lunga minore di quella di tante altre città con milioni di abitanti». In effetti, la seconda italiana per osservazioni e specie individuate è risultata Roma, che ha partecipato con una superficie territoriale molto più estesa e con diversi milioni di abitanti.

Marta Silvestre

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