Operazione antidroga a Milazzo. La guardia di finanza e la polizia hanno eseguito nove arresti, di cui quattro in carcere, nell’ambito di un’indagine che coinvolge undici persone. Gli investigatori, coordinati dalla Dda di Messina, hanno fatto luce su un traffico di stupefacenti, soprattutto cocaina e crack, dall’approvvigionamento alla vendita al dettaglio.
Per evitare di essere scoperti, al droga veniva venduta porta a porta. Prima con la raccolta del denaro per acquistarla e poi con le consegne. A capo dell’associazione ci sarebbe un tunisino di 37 anni, residente a Torregrotta. L’uomo sarebbe stato coadiuvato da una serie di pusher italiani: N.S. cl. 86 (carcere), M.G. cl. 93 (carcere), L.C.L. cl. 99 (carcere), L.C.G. cl. 01 (domiciliari), N.S. cl. 91 (domiciliari), G.R. cl. 74 e S.S. cl. 96 (entrambi destinatari di obbligo di dimora).
Nell’indagine sono finiti anche due fornitori: il 33enne M.A. e il 31enne A.S. entrambe finiti ai domiciliari. Parte della droga arrivava anche da Roma: il canale era gestito da un 37enne di Bracciano, che inviava gli stupefacenti tramite una ditta di spedizioni. Il gruppo criminale avrebbe anche pensato a un attentato alla caserma della guardia di finanza di Milazzo, facendo saltare in aria i mezzi con la benzina.
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