Abbandono, condizioni igienico-sanitarie precarie, mancanza di sicurezza. È la situazione che denuncia la Caritas di Catania. Al Palaspedini, che ospita i migranti giunti nelle coste siciliane nelle ultime settimane, «da giorni si assiste alle stesse scene». «Uomini e donne lasciati in balia di se stessi che in assenza di adeguati controlli di sicurezza transitano, poi, negli spazi antistanti. Il tutto si manifesta nell’indifferenza generale». E ieri sera l’esasperazione ha provocato attimi di tensione, con una rissa tra migranti e italiana «davanti gli occhi increduli dei volontari Caritas giunti sul posto per consegnare vestiti e beni di prima necessità – raccontano i vertici dell’associazione – Solo il pronto intervento delle forze dell’ordine in aggiunta ha ripristinato la calma permettendo ai volontari di ultimare la consegna senza non poche difficoltà». Giorni difficili, duranti i quali alcune persone sono rimaste anche senza cibo, come reso noto dalla Rete antirazzista.
Su richiesta del Comune di Catania, la Caritas ha intensificato il proprio impegno. Ma, precisa il direttore don Piero Galvano, «occorre rinsaldare la rete di collaborazione tra associazioni e istituzioni attraverso una proficua comunicazione che rimetta al centro l’immigrato come persona e con come oggetto».
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