Ha portato a smascherare cinque imprese nel settore dell’accoglienza dei migranti camuffate da onlus e alla denuncia di 19 persone per reati tributari, l’operazione Affare immigrazione condotta dalla Guardia di finanza di Siracusa. Un’evasione fiscale pari a quattro milioni di euro e fatture per operazioni inesistenti per 1 milione 351mila euro: sono questi i numeri dell’indagine che parte da Siracusa ma coinvolge mezza Italia, fino ad arrivare alla capitale, e che vede protagoniste le strutture che accolgono i richiedenti asilo. Sono stati indicati due evasori totali ed uno paratotale, ed è stata effettuata una richiesta di sequestro per l’equivalente di 920mila euro.
«L’indagine – spiega il colonnello Antonino Spampinato, comandante della Finanza di Siracusa – nasce dalla consapevolezza che dal secondo trimestre del 2013 la provincia di Siracusa è interessata da un flusso epocale di immigrati. Questo significa predisporre sul territorio misure di accoglienza e assistenza, che coinvolgono la prefettura e tutte le forze di polizia. Dare accoglienza e assistenza vuol dire, intanto, individuare sul territorio strutture adatte al numero di persone da ospitare. Da questa consapevolezza si è cercato di portare avanti un censimento delle strutture che fanno accoglienza, individuando obiettivi che abbiano una pericolosità fiscale. Abbiamo quindi monitorato enti non commerciali, cooperative e onlus. Così abbiamo scoperto l’evasione».
L’indagine è stata coordinata dal procuratore Francesco Paolo Giordano e ha svelato legami con Roma. In particolare è emerso un collegamento tra i personaggi dell’indagine Mafia Capitale con un centro di accoglienza gestito in consorzio con una società siracusana: partecipanti del consorzio risultavano le cooperative sociali romane Eriches29 e ABC.
«Grazie alle deleghe che ci sono arrivate dalla Procura e alle ricerche partite già dal 2014, siamo riusciti a scovare il legame con la capitale – continua Spampinato – Insomma, il fenomeno migratorio viene vissuto con una trasversalità importante tra le istituzioni, dal prefetto, alla Procura, per finire alla Guardia di finanza. Una sinergia importante che ci consente di ottenere ottimi risultati, tra cui ultimamente l’esclusione di una società dalla procedura di aggiudicazione per i servizi di accoglienza ai migranti per il 2016».
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