È fatto notorio come i migranti che fuggono dalla Libia siano sottoposti a tortura e violenza di ogni genere. Il rapporto del segretario generale della Nazioni Unite del 12 febbraio 2018 offre una visione degli sviluppi in tema di situazione umanitaria e rispetto dei diritti umani in quell’area del tutto sconvolgente.
I migranti sono in pericolo non solo nel momento del «transito» dalla Libia ma soprattutto quando vengono restituiti a quegli stessi aguzzini dal quale sono fuggiti. Non accogliere quanti fuggono da un pericolo concreto e reale per la proprio vita, confligge apertamente con i principi costituzionali sanciti dalla nostra costituzione: la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo (art.2). Una norma che costituisce un patto per il presente ed futuro in cui tutte le generazioni si devono riconoscere senza tentennamenti di sorta.
La «forza ideale» della carta costituzionale, nonché il rispetto delle norme comunitarie, impone una maggiore riflessione a chi tenta oggi di lasciare al loro destino gli stranieri che bussano alle porte dell’Europa. “Salvare prima gli Italiani!” è uno slogan pericoloso. Innesca la miccia del razzismo e mette in moto un meccanismo dagli esiti imprevedibili.
L’associazione Adduma intende vigilare nelle opportune sedi perché non si transiga sui diritti degli esseri umani assecondando le valutazioni politiche del momento.
(Fonte: Adduma – Avvocati dei Diritti Umani)
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